Assegnato ieri il premio per il Concorso Veneto al cortometraggio Night Song of a Wondering Cowboy del veneziano Andrea De Fusco. Domani, sabato 29 luglio, ultimo giorno per assistere agli eventi del festival

 

Sta per concludersi la XIX edizione di Lago Film Fest, il festival internazionale di cinema indipendente che nell’ultima settimana ha portato sulle sponde dei laghi di Revine artisti di fama mondiale, i più acclamati professionisti del settore, film inediti e cinefili venuti appositamente per lasciarsi trasportare e contaminare dalla forza creativa di questo evento unico nel suo genere. Il festival, oltre a essere un contenitore di proiezioni, masterclass, fireworks e open talk, è anche un’autorevole kermesse che punta ad intercettare e sostenere sia i talenti nazionali ed internazionali che gli artisti e le produzioni locali.

È il caso infatti del Concorso Veneto, uno dei più longevi della storia del festival, che raccoglie il meglio della produzione cinematografica veneta o dei film realizzati sul territorio regionale. Il premio non è solo una ricognizione dello stato di salute del cinema in Veneto, ma è anche l’occasione per scoprire nuove voci, per dare spazio ad autori expat, per appoggiare un panorama culturale-cinematografico in continuo fermento.

La cerimonia di premiazione è avvenuta ieri, giovedì 27 luglio, sotto la guida di una giuria d’eccezione composta da Francesco Sossai, regista bellunese de “Il Compleanno di Enrico” in concorso alla Quinzaine des Cineastes e uno dei quattro film italiani a Cannes quest’anno, Lavinia Xausa, regista di “So Loud ther Sky Can Hear Us”, film vincitore del concorso Regione del Veneto a Lago Film Fest 2022, e Mercedes Sader, direttrice artistica dell’uruguaiano Arca Film Festival, dedicato a cinema e arte.

Ad aggiudicarsi all’unanimità l’edizione di quest’anno è stato il cortometraggio in anteprima assoluta “Night Song of a Wondering Cowboy” del veneziano Andrea De Fusco. Il film, completamente girato all’interno del videogioco Red Dead Redemption 2, fa parte di un filone sempre più importante nel cinema contemporaneo chiamato ‘Machinima’, ovvero film girati all’interno di videogiochi. Menzione speciale per il film di Luca Mantovani e Giovanni Benini “La casa nel bosco”, un documentario partecipativo girato all’interno della comunità terapeutica La Genovesa alle porte di Verona.

L’ultima giornata per vivere le numerose proposte di Lago Film Fest sarà domani, sabato 29 luglio. Attesissime le premiazioni del Concorso Internazionale e del Concorso Nuovi Segni, il primo pensato per essere la porta di Lago sul mondo del cinema e sul cinema di tutto il mondo, mentre il secondo dedicato alle opere più sperimentali, iconoclaste e audaci. Alla base di entrambi si fonda un sentimento di ricerca, un desiderio di riscoperta ed un’apertura alle molteplici possibilità del cinema contemporaneo e di quello che verrà.

Da non perdere anche la proiezione del film di chiusura del festival, selezionato e curato dalla regista Catarina Vasconcelos, ossia il restauro in anteprima italiana di O Movimento das Coisas di Manuela Serra, opera perduta e recentemente riscoperta su un mondo rurale che va scomparendo. L’appuntamento per i saluti sarà, invece, sulle rive del lago con la proiezione conclusiva di tutti film vincitori della rassegna. Un’occasione per celebrare i premiati e per dirsi un arrivederci alla prossima edizione del festival lacustre più visionario d’Italia.