La presentazione di JESOLO 2030
La presentazione di JESOLO 2030

L’AJA – Associazione Jesolana Albergatori, fortemente convinta che i principi della sostenibilità ambientale, economica e sociale debbano dettare le linee programmatiche del comparto e ispirare le prospettive di sviluppo e d’investimento delle singole aziende, ha lanciato il progetto speciale “JESOLO 2030”.

In che cosa consiste

Attraverso un algoritmo di calcolo appositamente sviluppato da Fraunhofer (il più grande centro di ricerca applicata europeo), gli alberghi aderenti al progetto saranno misurati e certificati rispetto a tutti i 17 parametri fissati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu. Una iniziativa ambiziosa, assolutamente unica nel panorama delle certificazioni, che sta già ottenendo ampi riscontri, anche a livello nazionale e che ora potrà essere veicolata con maggior forza grazie ad un accordo di partnership e collaborazione con CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia, che diventa in questo modo main partner ufficiale del progetto.

Presentazione del progetto
Jesolo 2030 è un progetto di ricerca applicata sulla sostenibilità delle strutture ricettive
della località, sviluppato in collaborazione con Fraunhofer Italia, società italiana di
Fraunhofer-Gesellschaft che – con un budget annuale di ricerca pari a 2.1 miliardi di euro –
è oggi il più importante istituto di ricerca in Europa.
Tutte le strutture alberghiere che hanno aderito al progetto vengono valutate sulla base dei
risultati di un algoritmo di calcolo, sviluppato appositamente dal gruppo di ricercatori di
Fraunhofer e di proprietà dell’Associazione, in grado di misurare, integrando variabili
qualitative e quantitative, i comportamenti e le prestazioni delle strutture ricettive rispetto a tutti i 17 Sustainable Development Goals (SDG) fissati dall’Agenda ONU 2030.
Al termine del primo anno di attività (dicembre 2022), le strutture alberghiere partecipanti
verranno certificate come “Sustainable Hotel”, unico label attualmente disponibile a tenere
in considerazione e misurare tutti gli obiettivi (economici, sociali e ambientali) della
Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile.
Ad agosto si è conclusa la fase di sperimentazione pilota, con lo sviluppo dell’algoritmo su
6 obiettivi ONU (su 17 complessivi) e le prime certificazioni che verranno rilasciate in
occasione della prossima Assemblea dei Soci dell’AJA.
Per il mantenimento del certificato, le strutture si impegneranno a raggiungere delle soglie
di miglioramento annuale dei propri parametri per incrementare ed efficientare le proprie
prestazioni e i propri standard organizzativi e di servizio.
Questo progetto, di prospettiva almeno triennale, si pone altresì l’obiettivo di creare un
modello di eccellenza da estendere ed esportare anche al di fuori della località,
rendendolo applicabile a qualsiasi tipologia di struttura alberghiera.

La vision e gli obiettivi del progetto

Il presidente di AJA Pierfrancesco Contarini illustra la vision che guida il progetto: “Siamo partiti dalla convinzione che non c’è futuro per il turismo in un mondo privo di sostenibilità. Abbiamo avviato questo progetto – unico nell’intero panorama della ricettività alberghiera – consapevoli che i principi della sostenibilità ambientale, economica e sociale debbano dettare le linee programmatiche del comparto e ispirare le prospettive di sviluppo e d’investimento delle singole aziende. Non c’è futuro per il turismo in un mondo privo di
sostenibilità”.
“Le strutture alberghiere avranno a propria disposizione uno strumento certificato per
monitorare e valutare le proprie performance aziendali e attestare il proprio impegno verso
la sostenibilità, che consentirà di individuare contestualmente ambiti di possibile intervento
al fine di incrementare il livello complessivo di sostenibilità. Sono questi elementi che
hanno una loro immediata spendibilità promozionale per le singole imprese aderenti, ma
che, in una prospettiva più ampia e di sistema allargato, possono costituire la piattaforma
valoriale su cui costruire i presupposti di un nuovo posizionamento della località e della
categoria”.
AJA è, quindi, consapevole del fatto che oggigiorno chi viaggia è più attento e più sensibile
alle questioni ambientali e di inclusione sociale, e questo si riflette poi nella scelta della
struttura ricettiva dove trascorrere le proprie ferie. Per l’ospite, l’apposizione di un marchio
di sostenibilità rappresenta una garanzia e una corrispondenza con i propri valori.
Valori condivisi a pieno anche da Tiziano Cenedese, presidente di CentroMarca Banca
Credito Cooperativo di Treviso e Venezia, main partner ufficiale del progetto, che si
metterà a disposizione degli albergatori di AJA per la realizzazione dei progetti d’impresa
sostenibili di “JESOLO 2030”. CMB è presente infatti anche a Jesolo in via Aquileia, 41, ed
opera su 66 comuni e con 33 filiali nelle province di Venezia e Treviso. Investe da sempre
nel territorio aiutando famiglie e imprese nella realizzazione dei loro progetti avendo cura
di destinare, come da statuto, parte dei propri utili ad iniziative socio culturali. Tra i suoi
obiettivi cardine: la salvaguardia dell’ambiente e il benessere delle persone come ha
ribadito il Presidente.

“La sostenibilità è sicuramente uno dei temi di estrema attualità sia per fermare il
riscaldamento globale ma anche per migliorare le condizioni di vita delle persone – fa
sapere Tiziano Cenedese, presidente di CentroMarca Banca Credito Cooperativo di
Treviso e Venezia. – Come Istituto di Credito Cooperativo, abbiamo da tempo abbracciato
il cambiamento, che parla di sostenibilità, attraverso la finanza green e tutta una serie di
iniziative che tendono a preservare il benessere dell’uomo. A partire dai comportamenti
virtuosi verso il territorio in cui viviamo, e che tanto ci sta a cuore, e, in particolar modo,
verso le persone. Abbiamo quindi deciso di sostenere il progetto “Jesolo 2030” perché
nell’ambito di un settore economico così importante per la nostra regione risulterà utile non
solo a indirizzare il turista verso strutture d’eccellenza che sono tali per i propri “valori”, ma
perché darà il giusto riconoscimento a quanti come noi riconoscono nell’ambiente e
nell’importanza della buona governance il potere delle proprie azioni per salvaguardare il
pianeta”, conclude Cenedese.

A capo dei lavori c’è Holding22 Srl, società che ha progettato “Jesolo 2030” su
commissione di AJA e che ha la funzione di rilasciare l’attestato di “Sustainable Hotel”. Il
fondatore Daniele Basso spiega la specificità tecnica alla base di questo attestato:
“Abbiamo messo a disposizione del progetto il nostro algoritmo di base per il calcolo delle
performance di sostenibilità per poi riadattarlo al contesto territoriale e di settore grazie al
contributo scientifico di Fraunhofer Italia”.
Il presidente AJA, Contarini, ringrazia Holding22 Srl per il lavoro svolto nel progettare
“Jesolo 2030” e CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia per avere
creduto in questo progetto, condividendone i valori e il percorso che l’associazione ha
inteso intraprendere.
Presente alla presentazione anche l’assessore al turismo di Jesolo, Alberto Maschio, e il
presidente di Federalberghi Veneto, Massimiliano Schiavon. “Questo che è stato
presentato – ha commentato Schiavon – è un progetto di valore e non solo di
comunicazione. E rappresenta un veicolo importante per il comparto turistico”.

La definizione dell’attestato “Sustainable Hotel”

Cosa devono fare però di fatto gli hotel del jesolano per ottenere e mantenere nel tempo
questo attestato?
Della metodologia di calcolo delle prestazioni sui 17 “Sustainability Development Goals” si
sta occupando il gruppo di ricerca Bioeconomia e sostenibilità di Fraunhofer Italia.
Sono stati identificati i criteri più significativi per il comparto turistico del territorio jesolano
ai quali fare riferimento e che rispettino gli obiettivi generali dell’Unione Europea sulla
sostenibilità.
Il gruppo di ricerca ha così individuato degli indicatori di sostenibilità legati ad esempio alle
tematiche di uguaglianza di genere, a programmi di formazione specifici per il personale,
alla riduzione degli imballaggi, fino ad arrivare all’offerta di mobilità sostenibile e alla
proposta enogastronomica locale e a basso impatto ambientale. Oltre a questi parametri,
sono state considerate altre caratteristiche tipiche di un territorio costiero. L’attestato
“Sustainable Hotel” tiene conto quindi anche di possibili inquinanti dispersi in mare oppure della comunicazione al pubblico sulle specificità del territorio e sulla salvaguardia della
biodiversità lagunare.
La prima fase del progetto appena conclusa era quindi incentrata non solo sulla
definizione degli indicatori, ma anche sul riconoscimento tempestivo di possibili barriere
nel coinvolgimento delle strutture ricettive stesse e sul rafforzamento di una cultura della
sostenibilità, in parte già presente sul territorio. Grazie all’esempio di alcuni hotel-modello
che hanno testato le procedure di calcolo dei vari parametri e discusso insieme al gruppo
di ricerca la metodologia di raccolta dei dati, si è aperta la strada per le fasi successive del
progetto. Nei prossimi mesi la sfida sarà quella di finalizzare il modello di calcolo e
coinvolgere nella sperimentazione anche altre strutture alberghiere.