Un eccellente Tadej Pogacar (Slovenia National Team), dopo la vittoria del Tour de l’Avenir e del Giro del Friuli, torna al successo sulle strade italiane andando a cogliere una strepitosa vittoria al 49^ Trofeo Bianchin, alla fine di una lunga fuga cominciata dopo 78 chilometri di gara, confermando ancora una volta di essere lui l’uomo da battere ai prossimi Campionati del mondo di Innsbruck.
Il Trofeo Bianchin numero 49 può così festeggiare un “podio mondiale”: Tadej Pogacar ha preceduto, infatti, sulla linea del traguardo l’azzurro Andrea Bagioli (Colpack) e il transalpino Clement Champoussin (Chambery).
In 141 atleti hanno preso il via da Ponzano Veneto (Tv) dalla Becher House, con la regia organizzativa del Vc G. Bianchin, sotto un cielo grigio per una gara che prevedeva complessivamente 163 km, nove giri di un circuito pianeggiante per poi spostarsi verso il Montello dove i corridori hanno affrontato per quattro volte un circuito collinare e successivo rientro a Ponzano Veneto per l’arrivo.
I primi 75 chilometri pianeggianti sono stati corsi ad una andatura sostenutissima che ha visto il gruppo annullare tutti i tentativi di fuga.
Verso il primo GPM posto sulla Presa X nasce la fuga di giornata composta da Tadej Pogacar (Slovenia), Andrea Bagioli (Team Colpack), Clement Champoussin (Chambèry Cyclisme Formation), Flavio Tasca (Work Service Videa Coppi Gazzera), Samuele Zoccarato (General Store Bottoli), Nicola Genuin (Gaiaplast Maglificio Bibanese) e Simone Zandomeneghi (Iseo Serrature Rime Carnovali).
Durante i giri collinari del Montello perdono contatto Genuin e Zandomeneghi che non riescono più a ricucire il gap via via sempre più ampio sui cinque battistrada, mentre il gruppo perde terreno arrivando ad accumulare un ritardo di più di 3’ dai fuggitivi.
Un’indomabile Pogacar vince i cinque GPM della giornata, forza il ritmo assieme al francese Champoussin verso l’ultimo GPM e a farne le spese sono Zoccarato e Tasca. Tasca però non si arrende, e riesce a ritornare sulla testa della corsa, cosa che non riesce a un generoso Zoccarato che lungo la strada verso l’arrivo di Ponzano è costretto ad alzare bandiera bianca.
Lo sprint finale vede un entusiasmante testa a testa fra Bagioli e Pogacar risolto solo dal fotofinish in favore di quest’ultimo che con un formidabile colpo di reni riesce a bruciare un altrettanto bravissimo Bagioli.