Una storia straordinaria è quella raccontata dal libro del 2003 di Robert Kanigel e poi dal film di Matthew Brown, la particolare vicenda è quella di Srinivasa Ramanujan e del suo genio matematico che sconvolse gli scienziati e i matematici occidentali.
Il film, come il libro, si basa sulla vera storia di Ramanujan: un indiano prodigio che imparò la matematica da autodidatta mentre cresceva a Madras in India e che grazie alla curiosità e all’intelligenza del professor Godfrey Harold Hardy ebbe la possibilità di partire per Cambridge. Si lasciò alle spalle la famiglia e soprattutto la giovane e bella moglie Janaki per dimostrare a sé stesso, e a tutti gli altri, che i suoi assunti matematici avrebbero rivoluzionato il mondo scientifico in diversi settori come l’informatica, la chimica, lo studio dei buchi neri o della gravità quantistica e di molto altro ancora. In un momento storico dove gli indiani erano visti come selvaggi, il professor G. H. Hardy notò la genialità del giovane e lo seguì personalmente fin dall’inizio come tutor. Insieme affrontarono un percorso composto da ostacoli e sgambetti mentre il loro rapporto cresceva forte come quello fra padre e figlio, tutto fino all’arrivo della guerra che trasformò il college in un ospedale improvvisato.
Il film tocca moltissimi temi e li esprime con forza grazie all’interpretazione di attori come Jeremy Irons, che nei panni del professor Hardy metterà in discussione anche la propria spiritualità, e come Dev Patel: i più giovani lo conoscono per una delle sue prime interpretazioni nella serie televisiva Skins, inoltre ha recitato in The Millionaire e nei film del Marigold Hotel. Un volto indiano giovane e famoso con importanti qualità artistiche e cinematografiche che in questa pellicola rende omaggio ad un grande genio matematico. Ramanujan ha lasciato al mondo scientifico moltissimo a prescindere dalle sue origini e la sua è una storia eccezionale contro tutti i pregiudizi dell’epoca, ma anche contro quelli di oggi.
Erika Marchi