Un'immagine dei soccorritori impegnati ieri pomeriggio sull'Antelao

Sei escursionisti del Sandonatese sono stati soccorsi, ieri, in due differenti interventi sulle montagne, il primo sull’Antelao in Cadore, l’altro sul Monte Lussari a Tarvisio.

L’intervento più complesso è avvenuto sull’Antelao. Attorno alle 14.45 di ieri la Centrale del 118 è stata allertata da due escursionisti in difficoltà sull’Antelao. Saliti sulla cima, al momento di rientrare lungo la normale, uno dei due era caduto sbattendo il volto a terra e riportando un probabile trauma facciale. Al contempo era salita la nebbia iniziando a piovere e i due avevano perso l’orientamento prendendo nuovamente a salire. Poiché le nubi basse non ne consentivano l’avvicinamento, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato cinque tecnici del Soccorso alpino di San Vito di Cadore riuscendo a sbarcarli in hovering a 2.000 metri di quota all’altezza di Forcella Piccola. La squadra iniziando a salire ha individuato a circa metà montagna il punto della caduta dell’escursionista, capendo che i due ingannati dalla nebbia, non trovando più riferimenti erano poi tornati a salire. Infatti, continuando a chiamarli a voce, i soccorritori li hanno individuati a 2.900 metri di altitudine, poco sotto la sede dell’ex Bivacco Cosi. Impauriti, temendo di peggiorare la situazione, i due amici si erano riparati sotto una roccia spiovente non distante dal sentiero in attesa dei soccorsi. Prestate le prime cure a C.B., 60 anni, di Musile di Piave (VE), i due escursionisti sono stati assicurati con la corda e hanno iniziato la discesa con la squadra. Arrivati alla Bala, 2.500 metri di quota, la visibilità ha consentito l’intervento dell’eliambulanza, che ha caricato a bordo l’infortunato utilizzando un verricello di 10 metri e lo ha trasportato all’ospedale di Belluno. I soccorritori hanno quindi proseguito nel rientro assieme al compagno. L’intervento si è concluso alle 19.15.

Il secondo salvataggio, in Friuli nella zona di Tarvisio, ha visto impegnati gli uomini del Soccorso alpino della stazione di Cave del Predil. Gli interventi di soccorso si sono svolti uno dietro l’altro sul Monte Lussari, tutti più o meno alla stessa quota – circa 1100 metri – lungo la discesa del Sentiero del Pellegrino e hanno tutti riguardato una stessa comitiva di persone provenienti da San Donà di Piave. Due di queste hanno accusato un lieve malore da spossatezza durante la discesa e sono state recuperate con il fuoristrada. Di seguito una donna si è procurata una grave frattura alla caviglia ed è stato necessario recuperarla con l’intervento dell’elisoccorso regionale. E infine un uomo, con una  seria frattura alla caviglia, è stato raggiunto dall’equipe dell’ambulanza accompagnata sul posto a bordo del fuoristrada del Soccorso Alpino.