“Con Carlo Durante se ne va una figura storica dello sport paralimpico. Non ha potuto vederle perché era affetto da cecità, ma ha vinto medaglie d’oro, d’argento e di bronzo in tutte le più grandi manifestazioni internazionali, a cominciare dalle Paralimpiadi di Barcellona 92, Atlanta 96 e Sidney 2000. Il primo pensiero, e il cordoglio, vanno alla moglie e alle figlie”.

Così, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, piange la scomparsa, avvenuta oggi per un malore improvviso, di Carlo Durante, originario di Volpago del Montello e montebellunese di adozione che, a cavallo tra gli anni ’90 e 2000, è stato un grandissimo interprete della maratona e delle gare di corsa di resistenza per atleti paralimpici.

“Avesse compiuto oggi le gesta sportive di allora – dice Zaia – sarebbe stato un personaggio famoso, come giustamente sono oggi atleti del calibro di Bebe Vio e Alex Zanardi, ma in quegli anni la grandezza dello sport paralimpico non era ancora stata riconosciuta come avrebbe meritato e come è adesso. Rimarrà ugualmente indimenticabile – conclude Zaia – come quei 14 anni filati, dal 1990 al 2004 in cui è stato ininterrottamente campione italiano di tutte le distanze lunghe, dai 10.000 metri alla maratona”.