Oggi il Veneto e quindi anche il trevigiano tornano in zona gialla e gli studenti delle superiori tornano tra i banchi di scuola per le lezioni in presenza.

Queste le parole del sindaco Mario Conte: “Ci siamo. Auguro buon lavoro a tutti i nostri ristoratori, ai gestori dei bar e ai professionisti che, pur con le limitazioni in vigore, potranno tornare a lavorare così come auguro un buon inizio (in presenza) ai nostri giovani. Quella della zona gialla è nuova nuova sfida. Da una parte c’è la voglia – tanta – di muoversi, di tornare a frequentare i luoghi a noi più cari, dall’altra la necessità di confermare e migliorare il trend delle ultime settimane. Ora dobbiamo puntare alla zona “bianca”. Anzi, alla fine di questo casino”.

E in questo momento arrivano anche i sostegni da Regione e mondo dei sindacati.

“Regione Veneto e Sindacato sono uniti nel confronto e nella condivisione in questo momento delicatissimo, come è quello che ci attende ora con la ripartenza della scuola, prevista per oggi, per i nostri ragazzi e le loro famiglie”. 

Sono le parole dell’Assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione del Veneto, Elena Donazzan, all’indomani dell’incontro tenuto con tutte le sigle sindacali insieme alla Vicepresidente e Assessore regionale ai Trasporti Elisa De Berti, all’Ufficio Scolastico regionale e alla Prefettura di Venezia. 

Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, infatti, ha annunciato qualche giorno fa, la ripartenza delle scuole superiori i cui studenti saranno, per le prime tre settimane, in presenza al 50 per cento, per passare poi, situazione epidemiologica permettendo, al 75 per cento. 

“Siamo impegnati tutti alla massima condivisione. – ha ribadito l’Assessore DonazzanIl Sindacato ha espresso apprezzamento per il lavoro fin qui svolto dalla Regione e dall’Ufficio regionale scolastico. Abbiamo tutti convenuto che in questo momento delicatissimo di ripartenza, ci sia bisogno di serenità, soprattutto per le famiglie interessate, di informazioni univoche e certe, evitando continue altalene e cambi repentini di rotta, in particolare a livello centrale”.