Conegliano stavolta si ferma ad un passo dal cielo.
Nella finalissima del Mondiale per Club di Volly Femminile, sul Bosforo, trionfano le turche del Vakifbank Istanbul, sconfiggendo la Prosecco Doc Imoco per 3-2.
Il primo set è facile per le ottomane, addirittura a 15, mortificante. Il secondo va all’Imoco, a 22, il terzo di nuovo delle nere, sempre con 3 punti di scarto, il quarto a sorpresa delle bianco-gialloblù. A sorpresa perchè il fattore campo incide, ad Ankara: Vakif svetta a muro, regge in ricezione, ha fisicità e concentrazione.
Egonu sigla 35 punti, però sbaglia la palla chiave del parziale, la bionda americana Plummer regge, viene dal beach. Sylla era partita in panchina, concede colpevolmente l’ace dell’11-6. De Gennaro saltella in difesa, Folie a muro dà poco, assieme a De Krujif. Egonu sbaglia due palle di fila, tradisce quando il match è davvero tirato, come nelle sconfitte in nazionale, escluso nella finale degli Europei. Asia Wolosz è la miglior regista al mondo, è colpevole di non variare abbastanza il gioco, di ignorare centrali e seconda schiacciatrice, di non tentare il colpo di seconda.
L’Italia è tornata sulla terra, chiude il mondiale per club con due finali, Civitanova si arrende ai brasiliani del Sada, le pantere alle tigri d’oriente. Il dominio italico è durato giusto per una Champions e un mondiale per club, dei marchigiani e delle venete, due o un anno fa. Imoco ha interrotto a 76 vittorie di fila, di recente, fermata da Firenze.
Fra maschi e femmine l’Italia resta leader mondiale, sottorete, ma al doppio Europeo non ha saputo far seguire la doppietta al mondiale per club. Trento è uscita in semifinale, con Civitanova, e ha perso la finale di Champions a Verona, nel giorno dell’ultimo trofeo per Conegliano, già vicina alla capitolazione.
Resta, il volley, lo sport italiano a più alto livello, fra i due generi, tra club e nazionali. Mancano solo i titoli olimpici.
Rimane il bel ciclo dell’Imoco, 14 trofei in 5 anni e mezzo, ma anche un po’ di finali perse, è normale.