Centinaia di migliaia di euro, a tanto ammonterebbe la prima stima dei danni ai privati di Cordigliano dovuti all’uscita del Meschio dal suo alveo.

Un fatto che non capitava da oltre 50 anni e che ha allagato completamente case e negozi di piazza Italia e via Diaz, villa Zanussi, la località Pinè e Ponte della Muda. Il bilancio è di circa 150 case e negozi allagati.

Queste le dichiarazioni di Luca Zaia, governatore del Veneto, la sera del 6 dicembre quando il Meschio è uscito dal suo alveo: “Quella appena trascorsa è stata una notte particolarmente difficile per il sistema di Protezione civile regionale a causa del maltempo nel Bellunese: il Meschio è esondato a Cordignano creando numerosi allagamenti, ed è in corso l’evacuazione dei 76 ospiti della casa di riposo del Comune di Alpago. Nell’alto Bellunese il rischio valanghe resta alto. La notte è stata particolarmente complessa, tra dissesti e frane che si sono verificati in provincia di Belluno, nell’Agordino, in Alpago nel Feltrino. Ci sono stati vari allagamenti, il Meschio è esondato a Cordignano allagando vari quartieri. La situazione più delicata è nel comune di Alpago, dove stiamo procedendo all’ evacuazione con autoambulanze di 76 ospiti non autosufficienti di una casa di riposo: vengono dirottati sull’altra casa di riposo di Ponte nelle Alpi e, in misura inferiore, in quella di Pieve di Cadore”.