A quanto pare è destinata al lieto fine la telenovela-Pedemontana, che soprattutto durante i primi mesi dell’anno ha tenuto il popolo veneto col fiato sospeso, mentre sulla testa di tutti i lavoratori aventi un RAL superiore ai 25.000 € gravava la spada di damocle dell’addizionale IRPEF.

Ebbene, l’aumento della principale tassa regionale non ci sarà: Luca Zaia ha infatti trovato in extremis un’ormai insperata soluzione alternativa per finanziare il completamento del progetto che costruirà 94 km di SuperStrada fra Montecchio Maggiore e Spresiano (più altri 68 km di viabilità accessoria nelle provincie di Vicenza e Treviso). I 300 milioni (che fanno salire a 2,5 miliardi complessivi il costo del più grande cantiere italiano) verranno infatti reperito non più nelle tasche dei cittadini, bensì grazie ad un mutuo trentennale stipulato presso la Cassa Depositi e Prestiti, al tasso fisso del 3,5%.

[huge_it_slider id=”2″]

Per la precisione, per il cantiere Pedemontana si parla di due tranche da rispettivamente 140 e 160 milioni, rimborsabili dalla Regione con una prima mini-rata da 8 milioni l’anno prossimo e poi da 16,5 per i successivi ventinove anni previsti dal piano finanziario di rientro del prestito.

Esibendo una comprensibile punta di soddisfazione dopo la pioggia di critiche piovutegli addosso nei mesi scorsi (da parte dell’opposizione, M5S in primis, e naturalmente dalla gente), il presidente della Regione Luca Zaia, che ha voluto a qualsiasi costo tenere in vita un progetto nato come privato e destinato qualche mese fa a morire prima di nascere a causa dell’insufficienza di fondi nell’industria, dichiara candidamente: “L’addizionale IRPEF per la Pedemontana era sempre stata solo un’extrema solutio finanziaria che avremmo utilizzato se proprio non fossimo riusciti a trovare alcuna possibilità alternativa”.

Non ci resta che attendere l’agognato completamento della Superstrada Pedemontana Montecchio-Spresiano.