La prima serata della rassegna estiva “Pieve di Sera” a Pieve di Soligo è stata non soltanto un grande successo di pubblico, ma anche di “critica” (come si diceva una volta), grazie alle misure radicali adottate dall’organizzazione contro l’alcol ai minori.

Infatti, all’ingresso nell’area stand viene richiesto a tutti di esibire un documento d’identità: se il partecipante è maggiorenne, gli viene consegnata una fascetta da polso di colore azzurro, che ne certifica l’idoneità ad acquistare bevande alcoliche presso i rivenditori enogastronomici; se invece si tratta di un ragazzo o di una ragazza minorenne, il braccialetto in questione non viene rilasciato. Chi è sprovvisto del braccialetto, dunque, è abilitato a comprare esclusivamente drink analcolici.

Questa misura, concertata fra l’equipe di organizzazione della “Pieve di Sera” e naturalmente il Comune, le istituzioni e le forze dell’ordine di Pieve di Soligo, si probabilmente ai dati emersi una settimana fa, di cui abbiamo parlato anche nel nostro Social TG+  , circa il forte abuso di alcol tra i minori nella cittadina. ““Dai dati raccolti dal Servizio per le dipendenze di Conegliano emerge che il 57% degli adolescenti pievigini consuma alcolici con frequenza almeno settimanale”, ha spiegato l’Assessore Comunale alla Sicurezza Roberto Menegon, “In particolare, il fenomeno più preoccupante riguarda il consumo di superalcolici in un breve periodo di tempo fuori dai pasti, un dato a cui non stento a credere: il lunedì mattina sono numerose le bottiglie di liquore che vengono trovate nei cestini pubblici del nostro Comune”.

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Certo Pieve di Soligo è soltanto la punta dell’icerberg di un problema divenuto ormai vera e propria piaga sociale. Secondo i dati del Ministero della Salute diramati quest’anno, i consumatori di vino o alcolici fuori pasto sono stati nel 2015 il 38,9% degli uomini e il 17,7% delle donne, pari a circa quindici milioni di persone di età superiore a 11 anni. L’analisi per classi di età mostra che la prevalenza aumenta dalla classe di età 11-15 anni fino a raggiungere i valori massimi tra gli uomini nella fascia di età 18-44 anni. Inoltre, la fascia di popolazioni più a rischio per entrambi i generi è quelle dei 16-17enni (M=47,4%, F=32,3%), che non dovrebbero consumare bevande alcoliche e dei 65-74enni. Circa 750mila minorenni e 2 milioni 700mila ultrasessantacinquenni sono consumatori a rischio per patologie e problematiche alcol-correlate.