Figuranti travestiti da Pulcinella reggono cartelli a sostegno della salvaguardia di Venezia, tra i manifestanti di trenta associazioni civiche che hanno organizzato un sit-in in campo Sant’Angelo in occasione del cinquantesimo anniversario della Legge Speciale per Venezia, 16 aprile 2023. ANSA/ANDREA MEROLA

Decine di comitati che si battono contro i mali storici della città si sono dati appuntamento in Campo Sant’Angelo, nel cuore di Venezia: lo
spopolamento, la pressione turistica, il moto ondoso, le
politiche residenziali per favorire la permanenza dei giovani. Oltre un migliaio i partecipanti, con artisti di strada, personaggi sui trampoli, tra i quali le maschere di Pantalone e
Pulcinella, che hanno dato vita ad sit-in nel campo dominato
dalla vista del grande campanile inclinato, che si staglia dal
confinante Santo Stefano.

“Venezia è di chi ci vive”

L’occasione erano i 50 anni della
legge speciale per Venezia, varata nel 1973, che in mezzo
secolo ha portato ingenti finanziamenti per la sua salvaguardia,
ma che – hanno denunciato le associazione del centro storico –
ha visto anche tante promesse non mantenute. Chi ha preso la
parola, ha messo nel mirino soprattutto i temi dello
spopolamento, “nonostante le centinaia di alloggi pubblici
chiusi”, e il problema del turismo di massa. Tra gli interventi
anche quello di Marco Borghi, presidente della Municipalità di
Venezia. Alla manifestazione era presente anche una delegazione
di Italia Nostra. Tra i prossimi obiettivi dei comitati, la stesura un
“manifesto per Venezia” che sintetizzi le richieste dei
veneziani in vita di una revisione della Legge Speciale. Nei
tanti manifesti esposti, è finito nel mirino anche il progetto
comunale del Bosco dello Sport e del nuovo stadio a Tessera:
“Venezia è di chi ci vive”, “No a nuovi stadi, sì alle
manutenzioni”. (ANSA).