Si è chiusa ieri sera con la premiazione online l’ottava edizione del Concorso Letterario Nazionale Rosso d’Inverno promosso dal Comune di Casier, che ha inaugurato anche la prima edizione del Premio Francesca Rago, dedicato ai giovani talenti casieresi dell’Istituto Comprensivo. Filo conduttore di tutto il percorso, la gentilezza.

Il successo dell’iniziativa parte dagli scrittori che hanno partecipato praticamente da tutta Italia – Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Piemonte, Calabria, Puglia, Lazio, Sicilia, Abruzzo, Marche, Toscana – per finire con la giuria di qualità composta dal presidente Maria Elisa Aloisi, avvocato catanese, vincitrice del Premio Tedeschi – Giallo Mondadori 2021,  i veneti Mara Zia, presidente del Premio Lorenzo Da Ponte, Alessandro Sbrogiò, operatore culturale in una grande cooperativa di lavoratori dello spettacolo e Maura Luperto, psicologa psicoterapeuta e CTU del tribunale. Chiude la cinquina Carmela Tomei, vincitrice di IoScrittore 2020.

49 i racconti giunti alla commissione giudicante, che ha valutato gli elaborati secondo alcuni criteri cardine: lingua, originalità, personaggi, attinenza al tema. Per la sezione adulti, in finale sono arrivati 15 racconti. Al terzo posto Il Soffietto del romano Roberto Leoni; secondo classificato Due Cuori e un capannone del milanese Michele Luigi D’Amore. Vince l’ottava edizione di Rosso d’Inverno, votato all’unanimità dalla giuria, Il professore e la bomba di Massimiliano Falavigna di Isola della Scala (VR). 

Per la sezione Under 18, vince Grazie a Grazia di Alice Graziani di Fagnano Olona – Varese.

Quanto al Premio Letterario Memorial Francesca Rago, la selezione iniziale parla di empatia e condivisione: sono stati proprio i docenti, insieme agli stessi alunni, a decretare i dodici finalisti tra i racconti delle classi seconde e terze. Alla giuria di Rosso d’Inverno il compito di scegliere i quattro semifinalisti: Giorgia Facchin 2ˆD, Susanna Pasetto 3ˆA, Giulia Pavan 3ˆD, Nicolò Baldassa 3ˆE. Vincono la prima edizione Giorgia Facchin e Nicolò Baldassa.

“Il quid pluris del Memorial Francesca Rago è che è dedicato ai giovanissimi, ai nostri ragazzi delle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado. Abbiamo fatto questa scelta per stimolare il coinvolgimento nella scrittura creativa nella scuola. In verità, se i premiati sono due, i vincitori sono tutti”, ha commentato l’Assessore all’Istruzione e alla Cultura Roberta Panzarin. “Tutti i ragazzi che hanno partecipato al nostro concorso letterario hanno veramente saputo dare tantissimo, in un periodo tra l’altro molto difficile come l’attuale, in cui sono stati un po’ imprigionati e non hanno potuto trasformare in realtà i loro sogni. Ci hanno saputo regalare delle parole gentili e tantissima buona energia, voglia di vivere e anche tanta emozione. Sono riusciti a strappare le lacrime della giuria e anche della sottoscritta. Infine, come amministrazione comunale, siamo molto fieri della sinergia che si è venuta a creare con la scuola”.

“La media dei racconti è stata altissima – hanno detto i giurati – come alto è stato l’entusiasmo che traspariva dagli elaborati. La scrittura è anche terapeutica, siamo rimasti colpiti dall’originalità dei contenuti, alcuni ci hanno addirittura commosso. Un argomento che potrebbe sembrare scontato, come la gentilezza, ha scaturito una grande creatività sia negli scrittori adulti sia nei ragazzi. È stata una bellissima esperienza e vogliamo ringraziare l’amministrazione comunale di Casier per la perfetta organizzazione”. 

“Mi unisco ai ringraziamenti di tutti”, è intervenuto il Sindaco Renzo Carraretto, presente a tutta la premiazione. “Se il concorso è riuscito vuol dire – e io lo dico sempre – che la squadra è forte, unita e consapevole di dove vuole arrivare. Dunque, grazie di cuore a tutti perché in questo momento, in questo particolare periodo avere questi piccoli spazi gioiosi ci rallegra l’anima. Nel mio percorso di sindaco sto imparando tantissimo da tutti. L’appuntamento è per Rosso d’Inverno 2023, possiamo già annunciarlo, con l’augurio di ritrovarci in presenza alla splendida Festa del Radicchio che si fa ogni anno a Casier, come da tradizione legata al concorso letterario. A questo proposito, un sentito grazie all’Associazione Produttori Radicchio di Dosson che ha sponsorizzato l’evento, donando le preziose valigette di radicchio rosso che saranno inviate ai vincitori”. 

“Grazie per l’entusiasmo e la sensibilità con cui avete valutato i nostri racconti – hanno detto i vincitori – il concorso è stato organizzato “da serie A” in ogni dettaglio per la cura, l’attenzione e il calore da parte di tutti. Nonostante il difficile periodo di pandemia, grazie di aver dato voce alla cultura e alla nostra voglia di scrivere che si era andata un po’ a perdere in questi due anni. Abbiamo apprezzato anche la trasparenza di dimostrare pubblicamente i criteri di valutazione, che non è da tutti”.

“Come Roberto, Michele e Alice ringrazio la giuria del concorso”, ha detto in conclusione il vincitore di Rosso d’Inverno Massimiliano Falavigna. “Dalle letture, sono rimasto molto colpito dalla qualità degli scritti, soprattutto dei ragazzi più giovani”. 

“Questo concorso mi ha permesso di scrivere che è la mia passione”, ha aggiunto Giulia dell’Istituto Comprensivo, cui ha fatto eco Alessandro: “Grazie, perché ci avete dato la possibilità di esprimere la nostra personalità”.