Istituito a Treviso nel 1979, il Premio Comisso ha espresso nel tempo una vocazione della cittadinanza: l’attenzione alle manifestazioni espressive, alla dialettica tra tradizione e sperimentazione, ai valori civici veicolati dalla cultura, alla selezione qualitativa. La nuova edizione svilupperà più strumenti e occasioni per condividere i valori del Premio con una comunità allargata e sarà più social ma non solo si proporrà come attore efficace di nuove relazione azioni. Nel sito web sono già visibili le schede di tutte le opere in concorso, corredate da descrizione, sinossi e biografia dell’autore. Il pubblico ha modo di partecipare e commentare anche attraverso i social network come Facebook, Twitter e Google+, per un’interazione immediata e diffusa. Intanto la La Giuria Tecnica del Premio Comisso, presieduta da Rolando Damiani, tra il 20 e il 22 Giugno ha selezionato, sempre con la modalità online introdotta quest’anno, le due terne finaliste, nelle sezioni narrativa italiana e biografia, della 35° edizione del Premio. Nella narrativa italiana i selezionati sono: L’amico ebreo, di Gian Piero Bona (Ponte alle grazie), Questa vita tuttavia mi pesa molto, di Edgardo Franzosini (Adelphi), Animali e no, di Umberto Pasti (Bompiani). Nella biografia: Di questo amore non si deve sapere, di Ritanna Armeni (Ponte alle grazie), Tucidide, di Luciano Canfora (Laterza), Ponzio Pilato. Un enigma tra storia e memoria, di Aldo Schiavone (Einaudi). Le due terne saranno ora inviate alla Grande giuria, composta da 55 lettori, che poi voteranno, in seduta pubblica, i superfinalisti delle due sezioni in occasione della finale del Premio Comisso, a Palazzo dei Trecento a Treviso il prossimo 1 ottobre