Un dettaglio del presepio napoletano a Palazzo Sceriman
Un dettaglio del presepio napoletano a Palazzo Sceriman

“Un gesto di grande sensibilità e di forte valenza culturale e sociale, che abbiamo
accolto con stima e gratitudine, nella convinzione che iniziative come questa hanno
non solo il pregio di promuovere lo straordinario patrimonio artistico e artigianale del
nostro Paese, ma anche di diffondere un messaggio di fratellanza e di civiltà, di
generosità e di speranza, dei quali avvertiamo ancor più un enorme bisogno nel
difficile momento storico che stiamo vivendo”.
Con queste parole l’assessore al turismo e all’agricoltura della Regione, Federico
Caner, ha ricevuto il presepio realizzato dai maestri artigiani napoletani che la Regione
Campania ha destinato a ciascuna delle Regioni e Province autonome italiane e che per
quanto riguarda il Veneto è stata collocata a Palazzo Sceriman a Venezia, sede della
direzione regionale del turismo.
L’opera è stata realizzata e installata dall’A.T.O.M., Associazione Malati e Trapiantati
di Organi di Torre del Greco, che nel promuovere progetti di recupero e reinserimento
nella vita sociale di malati e trapiantati di organi, realizza mostre per la valorizzazione
della produzione artigianale dell’antico presepio napoletano. Guidati dal maestro
Raffaele Sporti, presidente e ideatore del progetto, i volontari hanno creato il presepe
intitolato “Donare gli organi è un atto d’amore”.
“La festività natalizia, con il suo carico simbolico rappresentato dalla natività, rinnova
un forte bisogno di unità e coesione e il viaggio in Italia del presepio napoletano
inaugura un nuovo grand tour delle cose, ancor prima della mobilità delle persone –
afferma l’assessore al turismo della Campania, Felice Casucci – con l’auspicio che
questa iniziativa favorisca anche il dialogo e la collaborazione istituzionali”.
L’opera, frutto di mesi di lavoro, è stata realizzata con diversi materiali: legno, carta,
gesso, argilla terracotta, colle a caldo, chiodi, pannelli di polistirolo, muschio naturale
e artificiale. L’ispirazione trae spunto da chiese e cappelle di piccoli paesini distrutti
dalla furia della natura a seguito di eventi calamitosi: il tempio della donazione è
dunque il simbolo del riscatto e della rinascita dell’uomo. In questo spazio scenico (il
presepe è alto 152 cm, largo 126 cm e profondo 90 cm) trovano posto 19 pezzi in
terracotta, di misura variabile 30-33 cm di altezza.