Taliana: «Utile rafforzare le relazioni di filiera in un momento complesso per tutti i comparti anche per la coesione del sistema imprenditoriale»
Per il vino aumenti del 15% delle bottiglie, del 35% degli imballaggi, del 20% delle gabbiette e del 30% delle capsule. Per le industrie del vetro costi quadruplicati da inizio 2021 per il balzo dei prezzi del gas
Aumenta il prezzo del prosecco e questo non dipende da dinamiche produttive o di mercato ma dall’aumento dei costi di bottiglie e imballaggi. Al tempo stesso le industrie del vetro vedono la rischio la continuità produttiva per gli insostenibili costi dell’energia. “E’ un esempio della complessità di questo momento e di come gli effetti dei rincari di ogni singolo elemento di ripercuota su una molteplicità di imprese e comparti – spiega Giovanni Taliana, delegato di Assindustria Venetocentro al Coordinamento Gruppi Merceologici e Filiere – Queste rende ancora più necessario superare i tradizionali confini di ciascun comparto per ragionare in logica integrata. In questa logica si è tenuto un incontro i rappresentanti del vinicolo e di quelli del vetro per spiegare la propria situazione e individuare possibili soluzioni”.
A Palazzo Giacomelli con Giovanni Taliana hanno quindi dialogato il Presidente del Gruppo Vinicolo Armando Serena, con i Vicepresidenti Stefano Bottega, delegato ai distillati, e Settimo Pizzolato, con la Presidente del Gruppo Vetro Giorgia Giacchetto e i rappresentanti di due importanti produttori di vetro cavo nel territorio come O.I. e Vetri Speciali.
Dal mondo del vino un elenco di aumenti repentini dei prezzi: vetro +15%, cartone +35%, gabbiette +20%, capsule +30%, energia +70%, trasporti +7%. Analoga preoccupazione dal mondo del vetro: Giorgia Giacchetto ha ricordato che “Assovetro ha lanciato l’allarme sui costi dell’energia già lo scorso anno e la situazione, se possibile, si è aggravata con il conflitto in Ucraina. I costi sono praticamente quadruplicati rispetto a inizio 2021 e la nostra industria è tra le più esposte: le alte temperature di fusione – 1600°C – e l’impossibilità di spegnere gli impianti, pena danni irreversibili, ci rendono particolarmente esposti a quanto sta accadendo”.
Obiettivo comune è di trovare una modalità condivisa tra tutti gli operatori (cantine, vetrerie, cartotecniche), per riuscire ad assorbire il più possibile gli aumenti e trasferirne solo una piccola parte al consumatore finale.
“Il momento è difficile per tutti e solo con un sacrificio equamente distribuito si può dare un effettivo sostegno all’intera filiera del Prosecco – dichiarano Armando Serena, Stefano Bottega e Settimo Pizzolato – . Cerchiamo di fare quadrato con il comparto delle vetrerie e con quello degli imballaggi, per sterilizzare una parte degli aumenti legati al vetro, alle etichette, ai cartoni e a tutti gli elementi necessari per produrre una bottiglia finita. C’è interesse poi a valutare la possibilità di creare gruppi d’acquisto per proporre ordini maggiori e ottenere quotazioni più favorevoli. Nell’incontro abbiamo anche valutato l’ipotesi di creare bottiglie con minore quantità di vetro, che garantiscano la stessa sicurezza di quelle più pesanti con costi inferiori”.
“Consigliamo anche alle vetrerie – ha puntualizzato Stefano Bottega – di dettagliare l’incremento, che è stato generalizzato del 15% dei prezzi così da evitare malintesi e aiutare tutti a comprendere il fenomeno e a combattere insieme le speculazioni”.
Giovanni Taliana ha sottolineato “l’esigenza di rafforzare le relazioni tra comparti e imprese legati da rapporti di filiera nel territorio. In questo l’Associazione è il luogo ideale per favorire rapidamente questo dialogo e per confrontarsi insieme per trovare le soluzioni più idonee. L’aggravio dei costi dell’energia è trasversale a tutti i settori e accanto alle soluzioni strutturali di sistema, fondamentali e certamente ancora in ritardo, l’incontro continuo tra i settori rappresentati dai Gruppi merceologici consente di non creare inutili contrapposizioni e anzi di individuare insieme proposte e soluzioni per attenuare l’impatto pesante di questa situazione. E’ utile sul piano operativo e, crediamo, ha un valore anche per la tenuta e coesione di un sistema imprenditoriale ampio e competitivo messo sotto stress ma che sa reagire anche alle situazioni più difficili, come quella che stiamo attraversando. Le proposte raccolte saranno naturalmente condivise con Confindustria Veneto e a livello nazionale con Confindustria e le associazioni di categoria per presentare una proposta unitaria per affrontare e superare questa difficile situazione”.
I due Gruppi proseguiranno nei prossimi mesi nel dialogo e nel monitoraggio della situazione anche raccogliendo dati e informazioni dalle aziende del distretto.