Giovanni Cher, presidente Federalberghi: sì alla lotta all’abusivismo ma la tassa resta una tassa di scopo

 

 

Il raddoppio della tassa di soggiorno a Treviso?

“Il Sindaco Conte ci ha resi partecipi fin dall’inizio di questo adeguamento e per questo lo ringraziamo. Non possiamo che ribadire, come albergatori” afferma il Presidente di FederAlberghi Treviso Giovanni Cher “le nostre opinioni.”

Quali?

“Il primo aspetto: l’aumento, soprattutto per i tanti privati che affittano appartamenti di lusso in centro a uso turistico come se fosse un 5 stelle, è un deterrente che contribuirà, almeno in parte, a risanare un mercato anomalo inflazionato dal proliferare indiscriminato di locazioni turistiche a danno di chi cerca un affitto residenziale.”

“Il secondo: non dimentichiamo che la tassa di soggiorno è una tassa di scopo, quindi i proventi dovranno essere utilizzati, come promesso dall’Amministrazione, per l’incremento delle infrastrutture turistiche a sostegno dell’intera promozione dell’offerta. Se il turismo cresce, anche il territorio deve dotarsi di infrastrutture necessarie, quindi ben vengano gli investimenti sul turismo coi proventi della tassa di soggiorno.”

“Il terzo e ultimo: non va omessa l’importanza di mantenere una uniformità provinciale su tasse e tariffe nei vari Comuni, aspetto da considerare soprattutto nelle offerte a “pacchetto” coi tour operator.”

“Stiamo lavorando” – conclude anche Dania Sartorato, presidente dell’Unione provinciale – “sulle città e sui centri storici proprio perché si mantengano e si integrino le varie vocazioni. L’esempio del capoluogo deve essere trainante per l’intera provincia, il turismo è un driver incredibile di sviluppo, ma anche un fenomeno che va gestito collaborando al meglio con tutte le Amministrazioni.”