(immagine tratta dal sito del ministero dell'Interno)

La polizia di Stato, su provvedimento firmato dal ministro dell’Interno, ha espulso un cittadino egiziano, imam a San Donà. A darne notizia è stato lo stesso Viminale. In una nota, il ministero ha annunciato che sono stati espulsi nella giornata di ieri 3 soggetti radicalizzati. Le misure sono state assunte, a seguito di un provvedimento del ministro dell’Interno e di due sottoscritti dai prefetti competenti. Le espulsioni sono poi state attuate grazie “all’intensa attività della Polizia di Stato, coordinata dalla direzione centrale per la prevenzione, diretta dal prefetto Lamberto Giannini”.

Spiega il Viminale che, “in esecuzione di un provvedimento di espulsione del ministro dell’interno Luciana Lamorgese, è stato allontanato dal territorio nazionale E. A. A. A., cittadino egiziano, imam presso l’associazione culturale islamica “La Pace” di San Donà”. Secondo gli accertamenti compiuti dalla Digos, l’egiziano “si è evidenziato quale seguace di un orientamento religioso islamico improntato al salafismo ortodosso, attestato su posizioni radicali”. “E’ risultato”, aggiunge la nota del ministero dell’Interno, “in contatto con persone, anche di altri Stati europei, gravitanti in ambienti islamisti e dedite a condotte criminali. Ha apertamente palesato il suo pensiero estremista nel corso di un’orazione tenuta presso la moschea salafita al-Nur di Berlino”. La notizia ha creato un certo scalpore nella città in riva al Piave.

Gli altri due espulsi sono due tunisini. Il primo è stato rimpatriato dalla frontiera marittima di Genova, in esecuzione di un provvedimento di espulsione del prefetto di Como. Il secondo, con provvedimento di espulsione del prefetto di Bologna. Il Viminale fa così sapere che salgono a 489 le espulsioni/allontanamenti eseguiti dal 2015 a oggi: 148 disposte dal ministro dell’Interno, 260 dai prefetti, 72 dall’autorità giudiziaria e 5 per riammissione secondo la “procedura Dublino”, 4 per respingimenti.

Rispetto al totale, nel 2020 sono stati eseguiti a oggi 28 allontanamenti/espulsioni, dei quali 5 con provvedimento del ministro dell’Interno, 19 del prefetto, 2 dell’autorità Giudiziaria, 1 per respingimento e 1 per riammissione secondo la “procedura Dublino”.