16 giorni di apertura, 6 eventi in rassegna e tutti sold out, oltre 1200 ingressi alla mostra: sono i numeri di un progetto che ha convinto attivamente il pubblico e che ha saputo intrattenerlo con passione ed energia.

“Radiofiera 30. Trent’anni di rock nel nord-est” si è concluso domenica 29 gennaio al Museo di Santa Caterina di Treviso: un progetto ampio di celebrazione di tre decenni di carriera per la band di Ricky Bizzarro che ha visto allestire una mostra di ricordi e scatti inediti a cura di Francesco Schirato e una rassegna di eventi da tutto esaurito con voci importanti del panorama musicale veneto.

Da Giulio Casale e Abe Salvadori degli Estra, a Los Massadores e Rumatera, il protagonista assoluto di queste due settimane di musica, ricordi e conversazioni è stato il dialetto veneto.

Tema sul quale si è instaurato un dialogo profondamente costruttivo che ha incontrato un pubblico sensibile e attento, anche fuori dal palco, alle riflessioni sul suo utilizzo, la sua capacità di tradurre spirito e sentimento del territorio, ma anche le motivazioni che ne rendono difficile l’affermazione sul piano nazionale rispetto ad altre parlate regionali molto più conosciute.

Tre incontri a tema si sono dunque alternati ad altrettanti concerti-racconto che hanno visto esibirsi proprio la band di Fiera emozionando una platea di trevigiani e non solo.

Il progetto “Radiofiera 30” ha visto il sostegno della Regione Veneto e il patrocinio del Comune di Treviso; partner Pinarello, CentroMarca Banca e Antiga Edizioni.

“Questo progetto per noi è stato un’occasione di riflessione sulla nostra carriera, sui nostri obiettivi e i nostri perché. Eppure la cosa che ci ha più colpiti è stata la partecipazione del pubblico, a 360 gradi, attorno al tema del dialetto, che per noi è la via maestra per il racconto del territorio – spiega con entusiasmo Ricky Bizzarro, leader dei Radiofiera -. Siamo davvero felici di aver dato il nostro contributo a questo importante dibattito, anche grazie alle riflessioni sincere e profonde dei nostri fantastici ospiti”.