Non bastasse la “bagarre” già tutta veneta sul si o no al referendum costituzionale, ora ci si mette in mezzo anche l’Ambasciatore Americano in Italia John Phillips che intervenendo a un incontro sulle relazioni transatlantiche a Roma ha dichiarato intervenendo a un incontro sulle relazioni transatlantiche a Roma. Miccia innescata e polemica aperta. 

Bersani: “Cose da non credere”: “Le parole dell’ambasciatore americano sono cose da non credere. Per chi ci prendono?”.

Lega: “Mattarella ritiri il gradimento all’ambasciatore” – Il leader del Carroccio, Matteo Salvini. “Si faccia gli affari suoi – dice – e non interferisca, come troppe volte è già accaduto in passato, nelle vicende interne italiane e Mattarella faccia il suo dovere visto che fino ad ora non si è mai fatto sentire”.

Brunetta: “Mattarella e Renzi intervengano: sono presidente e premier di tutti gli italiani” – Persino Renato Brunetta, si augura che tali parole siano “precisate e auspicabilmente rettificate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che fino a prova contraria è il premier di tutti gli italiani”.

Anche il M5s: “Grave ingerenze negli affari di un altro Paese” – Infine arriva anche la replica del Movimento 5 Stelle. “Quello dell’ambasciatore statunitense a Roma – affermano i pentastellati – ci sembra un intervento irrituale e appare come una grave ingerenza negli affari interni di un altro Paese”.

Per Alessandro Di Battista quella dell’ambasciatore americano “è un’ingerenza piuttosto sguaiata e molto grave. Gli americani sono i nostri alleati non sono nostri pro-consoli. Vorrei chiedere all’ambasciatore se rappresenta il popolo americano o l’interesse di qualche banca di affari come la Jp Morgan. Noi siamo alleati, non sudditi”.

Non bastassero i nostri politici, ora giochiamo a Risiko con gli altri paesi!!

Gian Nicola Pittalis

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