Kyle Wiltjer durante una conferenza stampa
Kyle Wiltjer durante una conferenza stampa

Eurocup, campionato italiano, ma non solo.
Kyle Wiltjer, ala dell’Umana Reyer Venezia, ha analizzato il momento della squadra orogranata e anche il suo personale.

Kyle, come spieghi la metamorfosi della Reyer durante intervallo gara con Prometey?

“È difficile da spiegare. Fa parte della pallacanestro. E’ chiaro che siamo sembrate due squadre diverse. Il coach lo dice sempre: contro compagini forti come il Prometey, non puoi impattare la gara male sin dall’inizio. È qualcosa su cui dobbiamo lavorare. Ma è la pallacanestro, ogni tanto giochi bene, altre volte male”.

Nonostante assenze in tante partite potevate lo stesso qualificarvi ai playoff?

“La classifica dice che siamo distanti solo tre partite dal quarto posto e quindi, sicuramente, le assenze hanno inciso; con un po’ più di talento credo ci saremmo qualificati. Ma non l’abbiamo fatto e gli infortuni sono parte del gioco. Logicamente siamo dispiaciuti, ma continuiamo ad essere positivi e concentrati sui prossimi obiettivi”.

Reggio Emilia e’ una squadra temibile in casa come affrontarla?

“Loro giocano con un “pace” elevato, tirando tanto da tre. Dovremo essere bravi a contenerli e rendergli la vita difficile”.

Temete la reazione di Reggio Emilia dopo la batosta con Tortona?

“Sicuramente. In Italia tutte le partite sono difficili a prescindere dal momento che stanno vivendo i tuoi avversari, daranno comunque il massimo, soprattutto perché giocano in casa. Ci aspettiamo una gara dura e dovremo essere pronti”.

Come valuti la tua stagione alla Reyer?

“Come squadra alti e bassi. Continuiamo a lottare. Vogliamo continuare a lottare per l’alta classifica e finire il campionato nel miglior modo possibile. Per noi è fondamentale continuare a lottare e migliorare nel miglior modo possibile. Personalmente considero una buona stagione la mia. È sempre interessante arrivare in una nuova squadra e conoscere nuove persone. Sono arrivato tardi, ma mi sono adattato presto. Ora mi sento parte della squadra, anche i tifosi mi hanno accolto molto bene”.

Parli mai con tuo papà della sua esperienza a Brescia?

“Non ho parlato molto con mio papà della sua esperienza a Brescia. So che si è trovato molto bene in Italia. Uno dei suoi primi team in carriera, è stata una bella esperienza”.

Chi sono i due signori con cui sei uscito martedì a fine partita?

“Sono i genitori di mia moglie. Ho due bambini e come ho detto nel post partita averli qui ci ha aiutato molto. Hanno avuto l’opportunità di vivere Venezia. Inoltre noi viviamo a Mestre ed è un posto bello in cui stare”.