Il fiume Tagliamento a Malafesta di Bibione (foto tratta dal sito del Comune di San Michele al Tagliamento)
“Ritengo che la mitigazione del rischio idraulico nel basso corso del Fiume Tagliamento assuma importanza prioritaria per la salvaguardia delle popolazioni esposte e auspico, pertanto, che la stessa possa essere garantita attraverso la rapida individuazione e realizzazione di interventi strutturali condivisi e concertati tra le parti interessate, anche mediante la riattivazione del tavolo di raccordo istituzionale di cui mi ero fatto promotore”.  E’ il contenuto di una lettera del Capo del Dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli indirizzata al sindaco di San Michele al T./Bibione Pasqualino Codognotto.
Borrelli non parteciperà alla manifestazione, sabato prossimo 24 ottobre organizzata dall’amministrazione sanmichelina alla quale è invitata la popolazione, “a causa di concomitanti impegni connessi all’emergenza Covid-19” si legge nella missiva. Il Capo del dipartimento della protezione civile nazionale ha sempre condiviso nel corso dei Tavoli le soluzioni proposte dal primo cittadino sanmichelino. Un problema sul quale Codognotto da anni sta facendo sentire la sua voce e quella del consiglio a tutti i livelli istituzionali per cercare una soluzione definitiva contro le piene del Tagliamento che ogni anno si manifestano sempre più irruenti e veloci anche a causa degli sconvolgimenti climatici divenuti ormai una costante. Codognotto sottolinea: “Ogni anno viviamo con l’ansia delle piene del Tagliamento; durante i numerosi Consigli Comunali in cui è stata discussa questa problematica tutte le componenti di maggioranza e opposizione hanno deliberato all’unanimità forme di sensibilizzazione rivolte a tutti i responsabili della sicurezza pubblica al fine di intervenire con le opere necessarie sul fiume Tagliamento. Sono trascorsi 55 anni dalla prima grande ondata di piena del fiume Tagliamento e da quel 1966 in cui ha rotto gli argini causando lutti e danni disastrosi. Non vorremmo rivivere simili momenti”.
La battaglia condotta da Codognotto in questi anni sulle soluzioni proposte ha trovato conferma nelle innumerevoli analisi e le relazioni redatte dai più autorevoli studi scientifici di idraulica; tutti questi lavori hanno portato all’identico risultato e cioè che senza la realizzazione di opere nel medio corso del fiume le popolazioni a valle saranno sempre più a rischio idraulico. Anche l’ultimo studio eseguito per conto della Regione Veneto in stretto contatto con la Regione Friuli Venezia Giulia “Progettazione preliminare degli interventi di messa in sicurezza idraulica del basso corso del fiume Tagliamento” – ha ribadito il concetto della necessità della laminazione dell’onda di piena a monte della stretta di Latisana-San Michele al Tagliamento.