Torna “Robe da Mati” la rassegna culturale pensata e organizzata dalla cooperativa Sol.Co. in collaborazione con il Comune di Treviso e il supporto delle associazioni “XI di Marca”, “Il sole di notte” e della Rete Treviso Festival. La rassegna gode inoltre del patrocinio di Caritas Tarvisina, Assindustria VenetoCentro, Consorzio Intesa CCA e Confcooperative Belluno Treviso.

Due le anteprime che anticipano l’edizione 2019, quella già andata in scena con il live show di Doliwood Films e la seconda serata, Mercoledì 12 Giugno, con l’esperta del Treviso Comic Book Festival Valeria Righele, che accompagnerà il pubblico in un viaggio tra fumetto e follia (all’Eden Cafè ore 20)

Il cuore di “Robe da Mati” sarà nelle serate di Giovedì 20 e 27 Giugno, alle ore 21 in Loggia dei Cavalieri, con le esibizioni di Fabrizio Paladin nello spettacolo “Dr Jekyll e Mr Hyde” e di Giulio Casale in “Io vissi d’Arte, Treviso”.

Per il terzo anno consecutivo proponiamo serate culturali per approfondire e sensibilizzare il pubblico e la comunità sul tema della follia, come piace definirla a noi, quel pensiero a volte incompreso che spesso, però, può migliorare il mondoracconta Luciana Cremonese presidente della Cooperativa Sol.Co.le persone che lavorano in Sol.Co. a volte pagano lo scotto di una società esigente, competitiva, a volte individualista, che non sempre sa accogliere la fragilità e il dolore. Crediamo sia necessario, oggi, un confronto sul pregiudizio, sull’isolamento, sulla marginalità. Con l’arte e la cultura si possono veicolare messaggi importanti, e pensiamo che le serate con Paladin e Casale possano essere occasioni speciali”

“Ancora una volta, la Cooperativa Sol.Co. ha messo in piedi una rassegna meritevole e di grande valore sociale” le parole del sindaco di Treviso Mario Conte. “Sensibilizzare, includere e allo stesso tempo divertire sul tema della “pazzia” non è una missione di poco conto ma Sol.Co. , anche grazie alla vulcanica presidente Luciana Cremonese, è sempre riuscita a stupire, fare cultura e trasmettere messaggi importanti su temi delicati ma attualissimi. Colgo l’occasione per ringraziare questa realtà trevigiana per il lavoro che porta avanti ogni giorno per dare alle persone che vivono in situazioni di svantaggio nuove opportunità.”

“La rassegna “Robe da Mati” ci piace particolarmente perché riesce a riunire intorno ad un tema come la “pazzia” gli aspetti più belli e significativi della cultura con quelli più importanti e profondi del sociale”, dichiara l’assessore ai Beni Culturali e Turismo Lavinia Colonna Preti. “Fra l’altro, andremo ad assistere a due spettacoli di straordinaria qualità, che sapranno divertire e far riflettere il pubblico in un tourbillon di emozioni e contenuti.

Ringraziamo inoltre la Cooperativa Sol.Co. per aver regalato alla nostra Città questa bellissima iniziativa che, ne siamo certi, saprà coinvolgere e veicolare messaggi importantissimi ai giovani e agli adulti”.

La novità di quest’anno è il premio “Robe da Mati – la follia che migliora il mondo” che dopo un’attenta selezione vede tre progetti finalisti, che saranno premiati durante la serata finale del 27 giugno, con un’opera in cristallo realizzata del Maestro Marco Varisco. I finalisti sono “Questo libro ha senso… anzi ne ha cinque”, la “Hugbike – bici degli abbracci” e il progetto “ValdolamaTrek”.

Sui canali social di Sol.Co. si possono trovare tutte le modalità per il voto, che si concluderà mercoledì 26 Giugno. Abbiamo scelto tre progetti che, nella loro particolare follia, migliorano la qualità di vita delle persone e diffondono umanità e bellezza” spiega la Presidente Cremonese. La cooperativa Sol.Co. nasce nel 1992 e, da allora, si occupa di inserimento lavorativo di persone con disagio psichico, opera sul territorio con la sua attività di assemblaggio e imballaggio, collaborando con molte imprese. Attualmente impegna circa 70 persone, tra cui soci lavoratori, soci in formazione lavoro e volontari; negli anni, sono state oltre 280 le persone inserite in percorsi di formazione lavoro. E’ un’impresa con un core business sociale e una vocazione produttiva/industriale.

Proprio per questo motivo aderisce ad Assindustria VenetoCentro, dove partecipa attivamente al “Gruppo Sostenibilità”, con l’obiettivo di raccontare come realtà di impresa sociale come Sol.Co. facciano convivere al loro interno obiettivi di redditività e produttività insieme a percorsi di inclusione, autonomia e riabilitazione sociale.

Per Sol.Co. il “fatturato” è importante, non solo come segnale di buona salute della cooperativa, ma soprattutto perché è lo strumento necessario a portare avanti i percorsi di autonomia e inclusione delle persone affidatedichiara Luciana CremoneseNel tempo, si è passati da un fatturato distribuito equamente al 50% tra produzione e appalti servizi Ulss, alla situazione attuale che vede l’incidenza della produzione sul fatturato all’82%, contro il 18% di appalti Ulss, a testimonianza di un percorso virtuoso della cooperativa, che cerca di pesare il meno possibile sulle risorse pubbliche, continuando a restituire alla collettività un servizio irrinunciabile.”

NOTA SPETTACOLI 20 e 27 Giugno

Dr Jekyll e Mr Hyde – The strange Show” di e con Fabrizio Paladin e Loris Sovernigo al pianoforte e nel ruolo dello strillone.

Lo show si svolge attraverso l’interpretazione di un solo attore che affronta i più svariati generi teatrali (prosa, clownerie, grottesco, varietà, cabaret, tragedia) e segue l’intreccio poliziesco – fantastico del racconto di Stevenson: l’indagine dell’avvocato Utterson, amico da sempre di Jekyll, su Mr Hyde e cerca di ricrearne, divertendo , la suggestiva tensione. Un viaggio attraverso il teatro tragicomico, la paura, il piacere e il doppio. Una chiave di lettura accorata e commossa chiude The Strange Show:

“… vorrei solo farvi capire che in me s’è creata questa netta spaccatura fra bene e male non perché io ricercassi il vizio, al contrario, io ricercavo la virtù. Lo so che è strano ma è così.” (H. Jekyll)

Io vissi d’Arte, Treviso” interpretato da Giulio Casale.

Giulio Casale porta sul palco un commovente omaggio ai grandi artisti del Novecento trevigiano. Da Arturo Martini a Goffredo Parise, da Comisso a Giuseppe Berto, passando per il genio di Gino Rossi sempre recluso a Sant’Artemio, Casale ci conduce attraverso vicende e opere troppo spesso trascurate “in patria” e acclamate altrove, fatalmente “postume in vita”. Il tutto narrato e cantato nello spirito del teatro-canzone che contraddistingue la sua particolare formazione artistica.