Erano già saltati gli Stati Generali del Turismo della Marca Trevigiana previsti per domani, martedì 10 marzo in Camera di Commercio a Treviso coordinati dall’assessore regionale al Turismo, Federico Caner per organizzare l’emergenza turismo di questo periodo. Adesso l’ultima tegola.

La Regione ha comunicato che è stato rinviato a data da destinarsi, in attuazione delle disposizioni contenute nel Dpcm 08.03.2020, il tavolo con i rappresentanti delle categorie, degli operatori del settore turistico e delle OGD, convocato mercoledì 11 marzo,alle ore 11:00, nella sala del Palazzo Grandi Stazioni a Venezia dall’assessore al turismo della Regione del Veneto, Federico Caner.

Non  si terrà nemmeno il previsto incontro con la stampa a conclusione dei lavori del tavolo.  Insomma anche il settore sta davvero affondando. 

E pensare che  tra gennaio e settembre il Veneto aveva  fatto registrare un nuovo aumento di visitatori: +2,6% negli arrivi e +2,5% nelle presenze rispetto all’anno scorso. La crescita del comparto della prima regione turistica d’Italia, non si era arrestata sino all’arrivo del coronavirus.

“I dati – commenta l’assessore al Turismo della Regione Veneto – erano confortanti, positivi e ci dicono che, come nel 2018, il turismo veneto era in crescita”. Il Veneto era stato premiato a livello nazionale, innanzitutto come la regione più amata d’Italia”.  Per mantenere la leadership nazionale, il Veneto ha continuato a investire sul turismo, sfruttando tutte le opportunità a disposizione. Innanzitutto, è assolutamente efficiente nell’utilizzo dei fondi comunitari, avendo già avviato una spesa di 487 milioni con 78 bandi. Ancora, il nuovo portale della Regione si è aggiudicato il premio “Best portal project”. L’Osservatorio turistico federato del Veneto è un’altra importante iniziativa partita quest’anno: “Noi – precisa l’assessore – abbiamo bisogno di avere dati turistici aggiornati ma soprattutto dati che vengono elaborati, provenienti non solo dalla Regione, ma anche da altri istituti che sono all’interno del nostro territorio, come il Ciset. Si tratta di dati fondamentali per gli operatori turistici: non solo per fare la conta del numero di turisti arrivati, ma anche e soprattutto per la programmazione, consentendo di capire quali sono i mercati che funzionano meglio e dove dobbiamo andare ad aggredire questi mercati internazionali”.