CONFCOMMERCIO: PRONTI I CARTELLI, PIU’ CHIAREZZA

Mentre imprese, cittadini, consumatori metabolizzano l’impatto del DCPM dell’8 marzo, nel primo lunedi da “zona rossa”, Confcommercio della provincia di Treviso, in stretto contatto con i vertici sanitari e la Prefettura, dipana i tanti dubbi delle imprese ed ogni Ascom territoriale è a disposizione dei soci per l’emergenza coronavirus. Due i cartelli di cui i negozi e pubblici esercizi di Treviso e provincia sono dotati: il cartello con la regola droplet (della distanza di 1 metro) utile, consigliato ma NON obbligatorio, ed il cartello con le indicazioni sanitarie aggiornate, consigliato ed anche OBBLIGATORIO.

Si tratta di una delle iniziative proattive rivolte al commercio, che sta dimostrando iniziative responsabili di vario genere. Molti piccoli esercenti per “ridurre la presenza nei negozi e la vicinanza” hanno già avviato il servizio di prenotazione della spesa via mail o telefono e di consegna a domicilio, dimostrando piena consapevolezza della situazione di emergenza. “Questa è una battaglia di tutti”- dichiara il presidente di Confcommercio Federico Capraro– “si vince anche con la comunicazione chiara, corretta, diffusa nel territorio vetrina per vetrina, locale per locale. Ed i negozi, così come i pubblici esercizi, i pub, i ristoranti, le pizzerie, sono le strutture più a diretto contatto col pubblico e vivono la strada giorno per giorno”.