Continua il dispositivo messo in campo dalla Questura di Treviso, teso ad assicurare il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, con riferimento agli esercizi di somministrazione bevande ed alimenti situati nel centro cittadino, più specificatamente nelle zone di ritrovo maggiormente frequentate dai giovani dove recentemente si sono verificati episodi legati al crescente fenomeno del disagio giovanile.

Nell’ambito di tale e strategica attività di controllo, predisposta quale azione di prevenzione e di contrasto a fenomeni sfociati nell’illegalità che potrebbero mettere a rischio la pubblica incolumità, è stata disposta la sospensione della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande dell’esercizio pubblico “BAR 8”, sito nei pressi della stazione ferroviaria di Treviso; il provvedimento, emanato per motivi di ordine pubblico e di sicurezza dei cittadini, ha la finalità di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale.

Il provvedimento di chiusura del locale per 10 giorni, disposta ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, ed eseguito dal personale della Sezione Attività di Controllo – braccio operativo della Divisione P.A.S. della Questura di Treviso, è stato notificato alla titolare dell’esercizio commerciale.

La misura è stata emanata all’esito di svariati controlli effettuati dalle pattuglie della Questura, nel corso dei quali si è accertato che il locale era divenuto abituale punto di ritrovo di giovani soggetti e non, gravati da numerosi precedenti penali e di polizia, anche di rilievo, circostanza che di fatto potrebbe sfruttare il disagio giovanile e favorire la nascita di sodalizi di persone pericolose per la sicurezza ed incolumità pubblica.

Il provvedimento non costituisce una sanzione afflittiva per l’esercizio pubblico, ma è volto solo a tutelare la cittadinanza e ad evitare la prosecuzione di una situazione di pericolo per la sicurezza pubblica protrattasi nel tempo, considerata anche la recidività dell’esercizio in parola che, per le stesse motivazioni, era stato già destinatario di un analogo provvedimento di chiusura per 7 giorni emanato dal Questore nel novembre 2020.

Seguiranno altre analoghe iniziative nei confronti di locali ed esercizi pubblici dell’area, tesa a contrastare ogni forma di illegalità e a garantire la sicurezza nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, affinchè non vi siano riflessi negativi per la cittadinanza.