Grande antiquario di libri e noto storico della fotografia, Giuseppe Vanzella, trevigiano doc, è anche da parecchi anni un attivista del Movimento 5 Stelle. Tra i più vecchi elementi del partito nella compagine trevigiana, ci ha rilasciato un’intervista esclusiva a proposito della clamorosa fuoriuscita dal partito di David Borrelli, co-fondatore pentastellato e braccio destro di Beppe Grillo a nordest.

giuseppe vanzella Borrelli lascia il Movimento ad appena 3 settimane dalle elezioni. Come l’avete presa?

“Certamente la sua decisione ha colto  tutti di sorpresa. Io stesso ne sono rimasto esterrefatto, anche se intimamente nutrivo già alcuni dubbi circa il suo modo obsoleto di approcciarsi alla politica. Intendiamoci: massimo rispetto per Borrelli, lui è riuscito negli anni ad avvicinare molte persone al Movimento 5 Stelle, grazie alla grande facilità e serenità nel comunicare i principi fondanti del Movimento.
Tuttavia, secondo me era stato sempre un po’ distaccato dal vocabolo-chiave del Movimento, ossia la trasparenza. Borrelli, fondatore dei 5 Stelle, aveva sempre tenuto gli altri ben distanti dalle manovre gestionali del Movimento. Chissà, forse è stato il suo forte legame con Grillo, il leader, che gli ha permesso di tenere gli altri distanti dalla conoscenza delle manovre più criptate, costruendosi la propria dimensione politica internazionale per i fatti suoi. In un certo senso, Borrelli era già fuori dal Movimento, già quando l’ho conosciuto io”.

Il fatto che Grillo, col suo blog, si sia staccato dal Movimento può essere stato fra le cause della scelta di Borrelli?

“Sì, credo di sì, credo che Borrelli siamo rimasto spiazzato da Grillo. D’un tratto ha cessato di sentirsi forte come prima: con la fuoriuscita di Grillo, la vecchia dirigenza ha smesso di essere in maggioranza. Borrelli, a quel punto, ha avuto questa reazione, che personalmente considero quasi infantile, alla stregua del bambino che se ne va via col pallone, e ‘Adesso continuate voi senza’“.

tumblr_ns7dcaZj3n1tlyepxo6_r1_1280Cosa ci si aspetta a livello di MeetUp da questa fuoriuscita, essendo stato Borrelli il primo consigliere trevigiano eletto?

Questo non è stato il MeetUp di Treviso, bensì quello di Borrelli. Qui, tante persone erano legate a lui, alcuni anche solo per simpatia: ma adesso bisognerà prendere atto della sua scelta e andare avanti. Certamente molti di coloro che sono rimasti spiazzati da Borrelli dovranno far le loro scelte, prendendo le proprie decisioni. Il MeetUp in ogni caso va avanti. A maggio ci sono le elezioni amministrative, dovremo cercare di costruire qualcosa che possa proporsi come antagonistico al PD di Manildo e alla Lega di Conte. Oggi come oggi io, comunque, io sono sicuro a che a livello nazionale il Movimento 5 Stelle sia l’unica prospettiva per uscire dal pantano di venti e più anni di politica dissennata“.