Numeri da capogiro per il ventennale del TCBF che chiude con 20.000 presenze. I direttori artistici dichiarano: “Santa Caterina e Bailo diventino sedi stabili del festival assieme al Salce”

 

Treviso Comic Book Festival, il Festival Internazionale di Fumetto e Illustrazione, si chiude con un tutto esaurito e numeri che superano le aspettative. Un’edizione davvero speciale quella del 2023, dedicata a celebrare il traguardo dei vent’anni di rassegna, che ha coinvolto ben 20.000 persone e ha saputo regalare alla città un weekend di eventi esclusivi.

Dal 29 settembre al 1° ottobre un vero e proprio boom di visitatori da tutta l’Italia e dall’estero approdati per l’amata Mostra Mercato al Museo Nazionale Collezione Salce e all’Archivio di Stato, oltre che per le 13 mostre sparse nei luoghi più amati del centro storico, i talk con gli artisti da tutto il mondo, i workshop e gli eventi off di una tre giorni a dir poco entusiasmante.

L’amata Mostra Mercato del Treviso Comic Book Festival si riconferma il motore della kermesse, l’appuntamento imperdibile per gli amanti del fumetto che a migliaia si sono ritrovati durante il weekend negli incantevoli spazi del Museo Collezione Salce e nel Chiostro dell’Archivio di Stato. Code interminabili, 6.000 biglietti staccati tra ingressi giornalieri, weekend e accrediti, 25 editori coinvolti (tra i quali Stripburger da Lubiana e Kus! Komiksi da Riga), 11.250 fumetti venduti: numeri che addirittura superano i brillanti risultati delle precedenti edizioni e confermano la scelta di questa edizione di ampliare gli spazi dedicando un’area specifica alle 61 auto-produzioni presenti.

 

 

Record di presenze anche in Fondazione Benetton Studi e Ricerche con le mostre “20 anni di fumetti trevigiani”, “Basta a ciascun giorno la sua pena” e “Living Together” che in due giorni hanno contato 2.500 visitatori1.800 ingressi anche a Casa Robegan per le quattro mostre “Swedish contemporary comics”, “Succede a tutti, mamma”, “Trevisani nel mondo” e “Un girotondo nel bosco”. Oltre 500 le presenze a Spazio Solido, ospite di “Ten in Goblin Years”. Più di 1.000, invece, alle inaugurazioni alla Galleria del Liceo Artistico, alla sede del Progetto Giovani Treviso, al Dump e alla Piola.

Mai come quest’anno Il Treviso Comic Book Festival ha saputo attirare artisti da ogni parte del mondo e sono 223 i disegnatori arrivati città per partecipare all’evento.

Successo anche per i talk di autori e editori a Palazzo della Luce, con 1.000 presenze in due giorni. Tutto esaurito, in particolare, per l’appuntamento con PupettiTuttiMatti e Cartoni Morti. Grande affluenza anche ai workshop creativi a cui hanno partecipato 300 appassionati di tutte le età nelle tre sedi coinvolte: Palazzo della Luce, la BRaT – Biblioteca dei Ragazzi di Treviso e il Progetto Giovani.

Inoltre, TCBF si conferma un festival amato prima di tutto dai trevigiani e accolto con sempre maggiore orgoglio e partecipazione dai negozianti della città, che quest’anno in 203 hanno aderito al “Progetto Vetrine” e hanno personalizzato i propri spazi espositivi con i fumetti firmati Treviso Comic Book festival.

“Non possiamo che essere orgogliosi di questa edizione – dichiarano il presidente del Treviso Comic Book Festival, Stefano Cendron e i direttori Sara Chissalè, Nicola Ferrarese e Alberto Polita – Siamo un festival totalmente autoprodotto, viviamo del supporto dei nostri partner, degli sponsor, delle istituzioni, dell’infinita passione degli oltre 110 volontari. Viviamo grazie alla partecipazione di case editrici, autori, autoproduzioni. Le nostre mostre fanno registrare il sold out nelle aperture. Abbiamo realizzato una spettacolare mostra mercato in Museo, come succede a New York o Barcellona, e fatto riscoprire il magnifico chiostro dell’Archivio di Stato. Siamo stanchi, ma orgogliosi. E per questo non vediamo l’ora di affrontare nuove sfide. Credo che ormai sia sotto gli occhi di tutti come l’organizzazione del TCBF sia in grado di allestire mostre di livello internazionale – il finanziamento del Governo svedese lo testimonia ancor di più – e quindi sia giunto il momento di far diventare parte integrante e duratura del festival il Museo di Santa Caterina e il Museo Bailo. Un valore per la Città di Treviso, un valore per il TCBF, un valore per il panorama fumettistico italiano che oltre al Salce potrebbe godere di altre due perle della città. Siamo pronti, così come siamo pronti a tenere alta la bandiera della Rete dei Festival Culturali di Treviso, Treviso Festival, nella competizione per candidare Treviso Capitale Italiana della Cultura 2026. Vedere gente di tutte le età fare la coda esclusivamente per conoscere autori, vedere tavole originali e comprare libri, è un biglietto da visita che speriamo di poter continuare a diffondere”.