Paolo Vanoli in conferenza stampa pre Ternana-Venezia - foto Notizieplus
Paolo Vanoli in conferenza stampa pre Ternana-Venezia - foto Notizieplus

La conferenza stampa di mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia Fc, al termine della partita vinta a Terni.

“Faccio i complimenti ai miei ragazzi, perché hanno fatto veramente una partita di pazienza e di intelligenza. Sapevamo che tipo di squadra andavamo a incontrare, il suo momento. Infatti, oggi ci aspettava una partita davvero difficile, perché come ho già detto la Ternana è una squadra dai buoni valori, giustamente ha fatto anche ottime prestazioni, non coadiuvate però dal risultato. Queste partite sono insidiose, perché rischi, mentalmente magari, di guardare la classifica, e quindi di non affrontarle bene. Invece devo dire che c’è stato un salto di maturità. Per quanto riguarda i ragazzi: su Busio, il mio compito era quello di farlo tornare al Busio di una volta, ma i complimenti vanno a lui perché lo ha capito. Io devo fare l’allenatore e quindi pensare a un gruppo, e lui è stato bravo a reagire. Noi abbiamo un gruppo forte, in cui ogni settimana ciascuno deve tenere il posto in squadra, il che è la nostra forza. Bravissimo anche Johnsen a entrare in partita. Poi vorrei fare l’esempio di Modolo, che l’anno scorso ha avuto un periodo nero, noi l’abbiamo messo in condizione e l’abbiamo aspettato. E soprattutto: adesso è uscito nel momento più importante della partita, il che è un grande esempio di come ci si allena. Dopodiché sono contento perché l’anno scorso dipendevamo tanto da Pohjanpalo, oggi invece, come ho già detto, i centrocampisti hanno le potenzialità per entrare in area di rigore e segnare. Lo ha dimostrato Busio, lo ha dimostrato anche Ellertsson, così come Tessmann. E’ una crescita di ragazzi che sono nati nel 2000, nel 2001, nel 2002; una crescita soprattutto di maturità, perché bisogna saper stare in alto, in ogni partita in cui ti affrontano con il coltello tra i denti”.

A proposito di Pohjanpalo: come valuta la sua prestazione?

“E’ un giocatore troppo importante per noi. E quando un giocatore è importante, non si mette mai in discussione. Ovviamente è bello avere giocatori importanti”.

Questo Venezia è da serie A oppure no?

“No, questo Venezia deve crescere. Non dimentichiamoci mai che in questo periodo, l’anno scorso, eravamo penultimi. Quindi, grazie al grosso lavoro e al sacrificio che questi ragazzi mettono quotidianamente, siamo riusciti, pian piano, a costruire una squadra, un gruppo che sta avendo dei risultati. La serie A non la dobbiamo guardare, dico sempre che dobbiamo guardare partita dopo partita. Adesso ce ne aspetta un altra, sempre difficile. Alla fine del girone di andata vedremo dove saremo. Poi, dopo, lì ci saranno i nostri obiettivi. La società è stata chiara: ha detto che dobbiamo migliorare il risultato dell’anno scorso ed è giusto, perché lo penso anch’io, e questa squadra pò arrivare ai playoff. Però sono anche un allenatore che ha ambizioni, e pure questa squadra deve avere ambizioni, deve avere dei sogni, però per parlare di sogni bisogna anche lavorare, passare anche attraverso degli errori, sapere quali sono stati gli sbagli da migliorare, perché come vediamo la serie B è un campionato difficilissimo, con molte sorprese, e vediamo se noi possiamo essere la sorpresa”.

L’anno scorso eravate più o meno della posizione attuale della Ternana. Da avversari, quale consiglio potete dare ai rossoverdi?

“Non sarei in grado di dare dei consigli a un allenatore come Lucarelli, a una società come la Ternana. Devo guardare alla mia squadra, ho solo detto ai ragazzi  di ricordarci sempre che fatica abbiamo fatto l’anno scorso. Quindi oggi, giustamente, il lavoro ha pagato. Però, per stare lì, c’è un altro tipo di fatica”.

Nel primo tempo il Venezia ci è sembrato avere un grande possesso palla, ma un po’ lezioso in fase di rifinitura. Nella ripresa invece è stato decisivo, in particolare, l’ingresso in campo di Johnsen.

“La parola lezioso è una parola sbagliata: noi non siamo stati leziosi, bensì lenti, però abbiamo avuto la pazienza di accelerare, e nel momento in cui acceleri ci sono giocate di qualità tecnica. Se vedo che la squadra è leziosa, cambio tutti. Quindi ripeto: leziosi no, ma siamo stati poco precisi, tecnicamente, specie quando siamo andati alle conclusioni, perché Pohjanpalo e Pierini hanno avuto, fuori dall’area di rigore, due palloni con in quali bisognava centrare la porta. Poi c’è stata un po’ di pigrizia nell’attaccare con le nostre mezzali, cosa che abbiamo migliorato nel secondo tempo”.

Si può dire che oggi la qualità delle due squadre abbia fatto la differenza, ai fini della vittoria del Venezia?

“Penso che la qualità sia consistita anche nella pazienza. E’ stata una partita combattuta, in cui a volte un episodio ti può cambiare le cose. E’ stata una partita in equilibrio, dopodiché il colpo, la giocata e la situazione che ci poteva capitare anche prima, sono tutte cose cercate. Poi, devo dire che non è affatto facile vincere a Terni”.