László Krasznahorkai - foto di Federica Angeli
László Krasznahorkai - foto di Federica Angeli

Saranno László Krasznahorkai, considerato dalla critica il più importante scrittore ungherese vivente, e Antonio Scurati, il grande autore di “M” e di altri straordinari romanzi e saggi, vincitore dei principali premi letterari, ad inaugurare la quindicesima edizione di Incroci di civiltà, il Festival internazionale di letteratura a Venezia, ideato e organizzato dall’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con Fondazione di Venezia e Comune di Venezia, e con il sostegno di Marsilio, Fondazione Musei Civici, Eni, Ca’ Sagredo Hotel e AVA. Il Festival torna in versione primaverile a pochi mesi dall’edizione del novembre 2021, che rappresentò il ritorno agli incontri in presenza tra autori e pubblico in un susseguirsi di conversazioni e dibattiti di grande fascino.

Come sempre, sarà un festival del dialogo tra nazioni e culture immerso nei grandi temi del nostro tempo, letti da prospettive diverse, che si incrociano per costruire e ispirare.

Dal 25 al 28 maggio, Incroci di civiltà farà incontrare a Venezia, in diverse sedi prestigiose, ben 31 autori in rappresentanza di 22 Paesi del mondo. Particolare attenzione verrà data alle relazioni internazionali, soprattutto culturali, oltre che ai temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il programma e la prenotazione agli eventi sul sito ufficiale del festival www.incrocidicivilta.org

Fabrizio Marrella, Prorettore alle Relazioni Internazionali dell’Università Ca’ Foscari: “Ca’ Foscari è la quinta università in Italia per le attività di Terza Missione secondo la valutazione dell’Anvur e fra queste attività spicca Incroci di civiltà, un evento splendido e internazionale. I libri ci consentono di vivere al di là della stessa vita ed è con manifestazioni come Incroci che riusciamo a valorizzare la letteratura e il dibattito culturale”.

Flavio Gregori, Direttore del Festival Incroci di civiltà: “Ritorna Incroci dal 25 al 28 maggio con un’edizione interamente in presenza, ritornano gli scrittori sul palco, i firmacopie ed il rapporto con il pubblico. Il programma, come è tradizione per il festival è molto vario e ricco con autori provenienti da tutto il mondo Si conferma inoltre l’ampio coinvolgimento delle realtà ed istituzioni veneziane”.

Mercoledì 25 maggio: apertura

Il sipario su Incroci si aprirà mercoledì 25 maggio alle 18.00 con l’inaugurazione al Teatro Carlo Goldoni di Venezia nel corso della quale saranno consegnati i due premi legati alla rassegna: il Premio Cesare De Michelis e il Premio Incroci di Civiltà – Ca’ Foscari.

Il Premio Cesare De Michelis, assegnato da una giuria presieduta da Teresa Cremisi, editrice e attualmente presidente di Adelphi, sarà consegnato da Luca De Michelis, CEO di Marsilio Editori, all’editore indiano Naveen Kishore, fondatore di Seagull Books, un’impresa editoriale nel campo delle arti e dei media incentrata sugli studi teatrali, cinematografici, artistici e culturali. Il Premio, infatti, è un riconoscimento riservato all’Editore che, nel panorama internazionale, ha saputo sviluppare progetti editoriali che si sono distinti per qualità, innovazione e capacità di promozione delle culture di tutto il mondo.

L’evento inaugurale vedrà sul palco lo scrittore ungherese László Krasznahorkai e l’italiano Antonio Scurati, che converseranno con il giornalista e filosofo Pietro Del Soldà. A portare i saluti inaugurali saranno la rettrice di Ca’ Foscari Tiziana Lippiello, Paola Mar, assessore con delega al Patrimonio, Toponomastica, Università e Promozione del territorio del Comune di Venezia, Michele Bugliesi, presidente della Fondazione di Venezia, il direttore del Festival, Flavio Gregori.

Giovedì 26 maggio

La giornata di giovedì 26 maggio inizierà alle 10.00 all’Auditorium Santa Margherita con l’autrice venezuelana Karina Sainz Borgo, in conversazione con la professoressa Susanna Regazzoni. L’Auditorium ospiterà anche gli incontri con Georgi Gospodinov, tra i più importanti scrittori europei e vincitore del Premio Strega Europeo nel 2021, (ore 12.00, con IIiyana Krapova e Alessandro Raveggi), il norvegese Roy Jacobsen (14.30, con Massimo Ciaravolo), lo scrittore canadese Michael Christie e il saggista italiano Antonio Pascale (16.30, con Alessandro Cinquegrani) e infine l’israeliano Eshkol Nevo (18.30, con Dario Miccoli e introduzione di Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro di Torino).

In parallelo, alle 16.30 al Palazzo Barbarigo della Terrazza, sede del Centro Tedesco di Studi Veneziani, Petra Schaefer converserà con lo scrittore tedesco David Wagner. Nella sede centrale di Ca’ Foscari, nell’Aula Baratto affacciata sul Canal Grande, alle 20.30 lo storico Carlo Ginzburg e la fotografa e artista multimediale Lena Herzog dialogheranno con Silvia Burini sul tema “Vanishing Languages-Vanishes Worlds”, a partire dall’opera Last Whispers, presente a Ca’ Foscari con un’esposizione nel cortile centrale e un’esperienza immersiva a Ca’ Foscari Zattere-CFZ.

Il Teatrino di Palazzo Grassi chiuderà la seconda giornata, alle 21.00, con la politologa e saggista Lea Ypi. Al centro della conversazione con Giovanni Dell’Olivo, Direttore Generale della Fondazione di Venezia, ci saranno tematiche socio-economiche nel quadro dell’Agenda 2030 dell’ONU sullo sviluppo sostenibile.

Venerdì 27 maggio

L’intensa giornata all’Auditorium Santa Margherita inizia alle 10.00 con Bae Myung-hoon, uno degli scrittori di fantascienza più famosi della Corea del Sud, in conversazione con Vincenza D’Urso. Seguiranno lo scienziato Giulio Boccaletti e Frank Westerman, che presenterà “Dittico idraulico, Venezia, Vajont e il sorriso del salmone”, edito dal nuovo progetto editoriale veneziano wetlands (ore 12.00, con Shaul Bassi). La giornata all’Auditorium proseguirà con Ayesha Harruna Attah, ghanese tra le voci più forti della narrativa africana di oggi, e la storica e autrice di romanzi, Carmen Pellegrino, il cui recente romanzo figurava nella cinquina del premio Campiello 2021 (ore 14.30, con Elisa Bordin). La conversazione si svolge in collaborazione con la Fondazione Premio Campiello

Intanto, alle 11.30 si svolgerà, nell’ambito del progetto IAS – Interrogatorio alla scrittura, un evento letterario ospitato al Carcere femminile della Giudecca (Venezia), in collaborazione con Closer – Associazione culturale, condotto da donne in stato di detenzione che dialogano con la veneziana, di nascita triestina, Cristina Gregorin. L’incontro è aperto alla cittadinanza (su prenotazione).

Alle 16.30 in Auditorium l’ucraino Boris Chersonskij, poeta, traduttore, professore di psicologia clinica proveniente da Odessa, converserà con Claudia Scandura. L’evento, introdotto da Maria Sozzani Brodskij, sarà in collaborazione con il Joseph Brodsky Fellowship Fund, il progetto Waterlines e Marsilio. Sarà presentata la raccolta di poesie di Chersonskij, “Il mondo in frantumi”, pubblicato da Marsilio proprio in occasione di Incroci di civiltà.

Alle 18.30 l’editore vincitore del Premio Cesare De Michelis, Naveen Kishore, converserà con Teresa Cremisi.

T-Fondaco dei Tedeschi DFS ospiterà alle 19.00 la scrittrice vietnamita Nguyễn Phan Quế Mai per un dialogo con Marco Ceresa e Richard Quang-Anh Tran.

Nato a Bagdad, rifugiato in Svizzera anche a causa di una pièce teatrale che criticava aspramente il regime iracheno, Usama Al Shahmani converserà con Cristina Fossaluzza, direttrice del progetto Waterlines, venerdì alle 20.30 a Palazzo Trevisan degli Ulivi.

Sabato 28 maggio

La giornata conclusiva si apre alle 10.00 alla Fondazione Querini Stampalia, per la conversazione tra l’iraniana Sepideh Siyāvashi e Simone Cristoforetti. Sempre alla Querini, alle 12.00, sarà la volta dell’autore croato Amir Alagić, con la docente Marija Bradaš e lo scrittore e traduttore Silvio Ferrari.

Il Festival si sposterà poi al Teatrino di Palazzo Grassi per i tre appuntamenti conclusivi. Alle 15.00 la pluripremiata scrittrice ucraina Oksana Zabuzhko, autrice di più di venti libri di poesia, narrativa, saggistica e di studi culturali, che converserà con Evgeny Dobrenko. Il texano Joe R. Lansdale, autore di crime fiction e considerato il più geniale autore di genere contemporaneo, salirà sul palco alle 17.00 con Gregory Dowling.

Alle 19.00 il Teatrino ospiterà l’evento di chiusura, con Werner Herzog. Dal 1962, giovanissimo, Herzog ha iniziato la sua attività di regista cinematografico, diventando uno dei più importanti autori del cinema mondiale. È anche l’autore di testi letterari di grande finezza tra cui “Sentieri nel ghiaccio” (“Vom Gehen im Eis”), “La conquista dell’inutile” (“Eroberung des Nutzlosen”) e il recente “Il crepuscolo del mondo” (“Das Dämmern der Welt”). A dialogare con il regista sarà Flavio Gregori, direttore di Incroci di civiltà.

Evento speciale

Domenica 29 maggio al Ca’ Sagredo Hotel ci sarà spazio per un evento speciale. Marino Sinibaldi, ideatore e conduttore per oltre vent’anni della trasmissione “Fahrenheit”, su Rai Radio 3, canale di cui è stato anche direttore, presenterà la rivista “Sotto il Vulcano”, di cui è curatore. Con lui, lo scrittore Andrea Bajani e la scrittrice Katja Petrowskaja, che interverrà in videoconferenza. Petrowskaja è nata a Kiev nel 1970, ha studiato in Estonia, si è laureata a Mosca e vive a Berlino. Il suo romanzo “Forse Esther”, scritto in tedesco (“Vielleicht Esther”) ed edito in italiano da Adelphi, ha vinto il Premio Strega Europeo.

PRENOTAZIONI

Tutti gli appuntamenti di Incroci sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria online su www.incrocidicivilta.org che si potrà effettuare a partire dalle ore 12.00 del 12 maggio.