Tra febbraio e marzo 2022 partiranno i contratti di lavoro per 61 cittadini che sono stati selezionati nei progetti Venezia LPU 2021 (lavori di pubblica utilità) e Venezia LIS 2021 (lavori di impatto sociale), entrambi promossi dall’assessorato alla Coesione sociale del Comune di Venezia in collaborazione con la Regione Veneto e arrivati quest’anno rispettivamente alla quinta e alla terza edizione.

Il progetto Venezia-LPU2021, realizzato in partenariato con il Comune di Marcon, Co.Ge.S. don Lorenzo Milani Società Cooperativa Sociale e il Consorzio Sociale Unitario Gaetano Zorzetto, terminerà il prossimo ottobre con la conclusione delle 33 esperienze temporanee di lavoro. Sono diverse le novità rispetto alle edizioni precedenti: i 28 lavoratori impiegati nel territorio comunale di Venezia saranno occupati nel settore del verde e dell’abbellimento urbano, ambiti in cui le attività si svolgono prevalentemente all’aria aperta garantendo una maggiore continuità di azione data la situazione pandemica in corso. I contratti di lavoro avranno una durata di 4 mesi con un impegno di 30 ore a settimana e 5 lavoratori impegnati nel territorio di Marcon saranno coinvolti in mansioni di archiviazione e riordino degli uffici.

Inoltre, dal primo marzo partiranno i contratti di lavoro per 28 “lavoratori ad impatto sociale”, selezionati dal progetto “Venezia LIS 2021”, un’iniziativa promossa da Cooperativa Co.Ge.S Don Lorenzo Milani, in partenariato con il Comune di Venezia e Cooperativa Solidalia. Un percorso di 52 ore di orientamento, formazione e supporto nella ricerca attiva del lavoro si aggiungerà all’esperienza di impiego semestrale dei 28 selezionati, cittadini disoccupati con più di 30 anni che saranno inseriti negli uffici giudiziari di Venezia come personale ausiliario adibito ad attività di custodia e sorveglianza, archiviazione e protocollazione, informazione alla cittadinanza.

“Nell’emergenza sanitaria, economica e sociale che stiamo attraversando è per noi motivo di grande soddisfazione poter offrire occasioni di impiego alle persone più fragili coinvolgendole in attività di pubblica utilità – commenta l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini – Queste misure di politica attiva garantiscono prima di tutto la promozione dell’occupabilità sociale, intesa come capacità del singolo di essere occupato e di seguire un percorso professionalizzante che consenta di trovare e mantenere un lavoro, ma apportano anche un grande contributo all’intera comunità, che beneficia dell’efficientamento dei servizi e dell’ottimizzazione degli spazi pubblici. Lo scopo di questi progetti è far fronte alle esigenze degli utenti dei servizi sociali nell’immediato e garantire loro l’acquisizione di competenze spendibili nel futuro nel mercato del lavoro. Grazie alla Direzione Coesione sociale e ai partner coinvolti, in questi ultimi tre anni sono stati circa 400 i cittadini selezionati, un grande numero che conferma l’efficienza dei lavori di pubblica utilità e dei lavori di impatto sociale”.