Un triangolo amoroso finito in tragedia a Conegliano. Per sei anni Marta Stella Langero e Matteo Bottecchia, di 24 e 33 anni, hanno avuto una relazione, hanno convissuto per molto tempo e nel 2013 hanno avuto una figlia. La loro storia però si conclude e all’inizio dell’estate 2015 la ragazza decide di tornare a vivere con i suoi genitori e di mettere fine ad un rapporto logoro e difficile, questa decisione porta Matteo a vivere momenti di forte gelosia, tanto da rischiare una denuncia dall’ex compagna e infine a voler uccidere il suo nuovo compagno.

Gianpietro Pagotto, di 35 anni, è il datore di lavoro di Marta che lavora alla sua bruschetteria, i due hanno cominciato ad uscire qualche mese fa e la gelosia dell’ex convivente è andata crescendo sempre più, fino a sfociare in un tentato omicidio. Gianpietro ha accompagnato a casa Marta dopo lavoro, ha aspettato rientrasse in casa e ha girato la curva del vialetto dove ha trovato Matteo ad aspettarlo con una roncola con cui ha rotto il finestrino dell’aggredito e gli ha quasi amputato il braccio. I vicini hanno sentito clacson e visto la scena, quindi hanno chiamato la polizia, forse per questo motivo o forse perché convinto di aver ucciso il rivale, Matteo risale in macchina e va verso il viadotto dell’A27 dove scende dalla macchina e si getta dal viadotto.

Gianpietro soccorso da polizia e ambulanza è salvo, prognosi riservata per 90 giorni ma sembra non essere in pericolo di vita, ha subito un intervento per la ricostruzione del braccio, Marta è rimasta totalmente sotto choc poiché non si aspettava nulla di così avventato e violento, mentre sua figlia ora sarà orfana di padre.

Erika Marchi

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