Coalizione Civica Per Treviso

Priorità di progetto per la nuova Treviso.

1) Urbanistica.

– Priorità ai quartieri con la trasformazione delle periferie in nuove centralità urbane a cominciare dagli spazi della socialità, in particolare utilizzando gli spazi sfitti della città ed aprendo maggiormente i luoghi pubblici già attivi (centri civici ed altri spazi comunali). – L’urbanistica dei cittadini: istituzionalizzazione in ogni quartiere di una struttura mediatrice tra associazioni e cittadini e l’amministrazione e, a livello comunale, istituzione di una consulta permanente sui temi urbanistici (Urban Center “dal basso”). – Inserimento nella definizione degli accordi pubblico-privati di indicatori che riflettano le esternalità positive e i vantaggi sociali del beneficio pubblico, andando al di là degli aspetti monetari. Questi indicatori devono essere individuati e valutati dalla partecipazione dei cittadini. – Promozione di politiche urbanistiche, edilizie e di fiscalità locale che favoriscano la creazione di un ambiente sociale eterogeneo nel centro città e che non costringano alcuni settori di popolazione a spostarsi nelle periferie. – Ripopolamento del centro storico utilizzando interventi sulla tassazione, convenzioni con i proprietari di immobili ed altri strumenti che aumentino la possibilità di acquistare od affittare un alloggio in centro.

2) Treviso Città d’Arte.

– Valorizzazione degli artisti locali, individuando un luogo espositivo che sia a loro disposizione (gratuitamente anche per il pubblico) e possa anche sfruttare il volàno dei visitatori, sia della città, sia di Venezia, ed individuazione di spazi specificamente riservati ai giovani artisti. – Investimento sugli artisti del futuro attraverso specifici percorsi scolastici e formativi, con l’organizzazione in collaborazione con il Liceo Artistico del Festival Trevigiano dell’Arte che valorizzi anche le cosiddette arti minori (fotografia, grafica, fumetto design…) e – Destinazione di maggiori risorse del bilancio comunale per gli interventi in ambito culturale e per sostenere i progetti che nascono da artisti (soprattutto giovani) ed associazioni – Tutela e valorizzazione del patrimonio artistico ed architettonico della città, in particolare delle mura per le quali va individuato un adeguato livello di salvaguardia urbanistica.

3) Coesione sociale e qualità della vita.

– Costruire una città accessibile alle persone più fragili perché se sarà accessibile a loro sarà maggiormente accessibile a tutti. – Ricostruzione del decentramento pubblico per recuperare un rapporto diretto tra i territori e l’amministrazione attraverso la presenza nei quartieri di servizi comunali, sociali, sanitari e migliorando la funzione sociale dei centro civici, in primo luogo attraverso l’incremento del numero delle persone che li utilizzano. – Istituzione dei comitati di quartiere per garantire la rappresentanza e rendere collettiva e formalizzata l’istanza “dal basso”.
– Costruzione di reti di mutuo aiuto anche stanziando una parte di bilancio per promuovere piccoli bandi aperti anche a gruppi informali finalizzati a sostenere progetti che abbiano l’obiettivo di costruire reti di relazioni sociali e favorire integrazione ed aggregazione. – Promozione dell’inclusione delle persone di origine straniera attraverso la cultura agevolandone la partecipazione ad eventi culturali locali, attraverso la promozione di centri d’aggregazione all’interno dei quartieri, creando rete tra le associazioni già attive sul territorio, promuovendo progetti per favorire l’incontro tra i giovani italiani e stranieri ed organizzando corsi di formazione professionalizzanti. – Riattivazione del servizio degli operatori di strada come strumento per intervenire sulle situazioni si marginalità e promuovere la sicurezza sociale. – Recupero ed assegnazione entro due anni di tutti gli alloggi popolari di proprietà comunale la cui ristrutturazione non si riveli eccessivamente onerosa rispetto al possibile utilizzo. – Implementazione di politiche per il sostegno al diritto allo studio che garantiscano l’efficacia degli interventi su un ampio numero di beneficiari. – Realizzazione di adeguati servizi per gli studenti medi ed universitari (sale studio, mensa, auditorium…).

4) Lavoro dignitoso.

– Istituzione a livello comunale di un Osservatorio sulla precarietà e di un ufficio che organizzi i dati sul lavoro raccolti dai vari attori (uffici del lavoro, sindacati, associazioni di categoria) e li incroci con le esigenze di occupazione provenienti dal territorio. – Favorire una progettualità industriale di medio e lungo termine che marginalizzi la speculazione sul costo del lavoro e favorisca un’occupazione stabile e dignitosa. – Valutare le questioni economiche nell’ottica della Grande Treviso e allargando il dialogo con Padova e Venezia. – Dotare l’amministrazione comunale di strumenti che le permettano di anticipare il privato nell’individuazione delle dinamiche economiche e nella determinazione delle loro ricadute sul territorio, anche grazie a laboratori territoriali tra amministrazione, università, imprese. – Riportare il discorso economico all’interno della città sia attraverso convegni ed incontri con esperti che individuando luoghi in cui possano svilupparsi co-working, start-up, atelier.

5) Trasporti e mobilità.

– Creazione della Carta Multiservizi Treviso: sinergia tra il trasporto pubblico e l’accesso a musei, mostre, festival. – Rimodulazione del servizio esistente degli autobus: taglia dei mezzi, rapporto tra costo del biglietto unitario e dell’abbonamento, aumento delle tratte, estensione degli orari, esclusione dalla città di autobus non ecologici. – Sviluppo della pedonalizzazione adottando misure di incentivo all’accesso pedonale nelle zone a traffico limitato. – Piste ciclabili: passaggio a reti ciclabili per connettere la Grande Treviso, realizzazione di piste ciclabili alternative anche in zone agricole e non urbanizzate (si abbattono i costi di realizzazione); – Sviluppo del sistema integrato di trasporto pubblico: autobus, bici, rotaia (metropolitana di superficie) e veicoli condivisi.

6) Tutela dell’ambiente.

– Protezione, manutenzione e rivitalizzazione dei corsi d’acqua che rappresentano il maggior patrimonio naturalistico della città.
– Elaborazione del Piano del Verde per interventi organici e programmati di ripristino ed incremento del patrimonio arboreo pubblico. – Apertura in comune di uno Sportello Energia (già sperimentato, ad esempio, a Padova) presso il quale i cittadini possono ricevere informazioni su incentivi, finanziamenti, convenzioni per interventi edilizi di riduzione dell’impatto ambientale. – Adeguato contributo del Comune agli interventi dei cittadini (sostituzione di caldaie inquinanti e di autoveicoli obsoleti, installazione di pannelli fotovoltaici) che contribuiscono alla riduzione dell’inquinamento atmosferico.

7) Gli strumenti della partecipazione.

– Approvazione dei regolamenti per il referendum abrogativo ed il referendum consultivo per rendere esigibile un diritto già sancito dallo Statuto Comunale, ma ancora non esercitabile. – Istituzione della Consulta delle Associazioni che riunisca associazioni culturali, sociali, sportive, gruppi informali per l’elaborazione di proposte comuni da presentare all’amministrazione e per creare un rapporto organico e costante tra il mondo dell’associazionismo e l’amministrazione. – Formalizzazione attraverso un apposito regolamento dei rapporti tra i Forum promossi dall’amministrazione e l’amministrazione stessa che deve essere tenuta ad esaminare in tempi certi le proposte dei forum ed a motivare eventuali dinieghi alla loro approvazione