Treviso vince il premio “Comuni Ricicloni 2020”

Premio conferito in occasione dell’Ecoforum di Legambiente

 

Treviso ha ottenuto il premio “Comuni Ricicloni 2020”, concorso di Legambiente che evidenzia i migliori sistemi di gestione dei rifiuti urbani e importante per conoscere lo stato della raccolta differenziata in Italia. 

La cerimonia di premiazione dei Comuni “Rifiuti Free” si è svolta nella giornata conclusiva della VII edizione di EcoForum, conferenza nazionale sull’economia circolare. 

Treviso ha registrato una percentuale di raccolta differenziata dell’86,1% – la migliore a livello nazionale fra le Città capoluogo – e una quantità di secco residuo all’anno per abitante di soli 65 kg, migliorando peraltro le performance rispetto al 2019 che segnavano 66.9 kg/a per abitante e l’ 85.7% sulla raccolta differenziata. 

Alla premiazione, avvenuta in streaming in ottemperanza alle misure anti Covid-19, ha partecipato l’assessore all’Ambiente del Comune di Treviso, Alessandro Manera.

«Siamo felici di essere sul gradino più alto del podio e di aver ottenuto un risultato che premia innanzitutto i trevigiani: sono loro che fanno lo sforzo maggiore che poi porta risultati di eccellenza», ha dichiarato l’assessore Manera. «Ringrazio inoltre il sindaco Mario Conte che sin dal nostro insediamento ha voluto mettere le tematiche ambientali al centro del programma non solo con la raccolta differenziata ma anche sul campo del minor utilizzo della plastica e sul piano della forestazione urbana. Importantissima è inoltre la sinergia con il Consorzio Priula e Contarina: in questo momento storico è doveroso ringraziare soprattutto gli operatori di Contarina che, durante il lockdown, hanno continuato a svolgere un servizio eccellente, con dedizione e voglia».

L’assessore alle Politiche ambientali ha ricordato le migliorie apportate ai servizi di raccolta: «Sicuramente l’EcoBus, servizio aggiuntivo a supporto della normale raccolta porta a porta in vari punti della Città per garantire un servizio capillare e ad orari diversi. Inoltre, nell’ambito della raccolta differenziata “spinta”, sono stati inseriti gli ecoarredi per migliorare l’impatto visivo e garantire l’igiene pubblica. Penso che, alla luce dei risultati raggiunti negli anni, si possa parlare di un “Modello Treviso” da studiare e imitare».