Treviso città sempre meno sicura. E ieri il primo arresto in flagranza di reato nel centro storico cittadino, durante i festeggiamenti del Capodanno. In Riviera Santa Margherita, zona sempre più off limits per gli italiani e in mano a baby gang straniere si è registrata l’ennesima rapina assieme ad una maxi-rissa tra bottigliate e coltelli.
Ed è arrivato così il primo arresto del 2018 nella Marca. La città si stava preparando per festeggiare il Capodanno, una piazza dei Signori e zone adiacenti blindate per l’accesso in vista dei concertoni, con controlli serrati ai varchi, su zainetti, borse, bottiglie e botti. Ma, mentre in una parte di città ci si stava preparando ai festeggiamenti, nella zona della Riviera Santa Margherita i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Treviso arrestavano per rapina un 19enne di origini marocchine, ma residente a Preganziol. Il marocchino, approfittando della distrazione di un 17enne, che insieme ad un amico stava consultando il proprio smartphone per cercare i luoghi della movida del Capodanno, non ci pensava due volte a strappare di mano il dispositivo allontanandosi velocemente. La vittima, che aveva visto bene in volto il ladro, cercava di rientrare in possesso del telefono affrontando un gruppo di ragazzi nordafricani tra i quali vi era l’autore del furto. Il marocchino, per trattenere il maltolto e garantirsi l’impunità, si avventava contro il minore, facendone nascere una rissa durante la quale il ragazzino riceveva addirittura una bottigliata in testa.

Tempestivo l’intervento dei carabinieri, coadiuvati dai militari di strade sicure intervenuti anch’essi sul posto, consentiva di fermare l’autore della rapina, che al termine della necessaria attività d’indagine lo arrestavano portandolo in carcere in attesa di convalida. Anche il ragazzo minore, residente nel bellunese, è stato denunciato in stato di libertà per il porto abusivo di un coltello, illegalmente detenuto, che ha estratto dalla tasca nel tentativo di difendersi in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. Le lesioni ricevute dal 17enne sono state giudicate guaribili in dieci giorni.