Il corteo dalla stazione a Prato Fiera, in testa le famiglie arcobaleno oggi sotto attacco del Governo
Nasce una Carta d’Intenti rivolta a tutto il territorio provinciale: Amministrazioni Comunali, enti e organismi pubblici, forze politiche, soggetti di rappresentanza e mondo associativo

 

Anche nella Marca Trevigiana nasce dall’esigenza di continuare a far sentire le nostre voci in un’Italia in cui la classe politica, mentre viene sanzionata dal Parlamento Europeo, continua imperterrita a trattarci come cittadinɜ di serie B, erodendo pezzo dopo pezzo quegli ancora troppo pochi diritti che ci siamo conquistatɜ, ostacolando e mettendo in discussione la relazione con lɜ nostrɜ figlɜ. Torna perché, nonostante tutto, la nostra convinzione rimane forte, sapendo che tanto l’Italia quanto Treviso non sono questo e che è pieno di persone pronte a lottare insieme a noi. Torniamo perché siamo forti e questa forza nutre la nostra speranza e rivendicazione. Così le realtà organizzatrici di quello che sarà il Treviso Pride 2023 – AGEDO Treviso, Famiglie Arcobaleno Veneto, Coordinamento LGBTE Treviso, Non Una Di Meno Treviso – annunciano la manifestazione del 17 giugno.

Con raduno alle ore 16 in via Roma (fronte stazione dei treni), il corteo si snoderà in centro storico, attraversando un quartiere oggi marginale come quello di Santa Maria Maggiore, per poi transitare oltre Porta Carlo Alberto, lungo tutto viale IV Novembre, fino a raggiungere Prato Fiera che sarà luogo dei discorsi ufficiali, ma anche di musica e spettacoli. Sarà un vero Pride di periferia, che dopo quelli degli scorsi anni vuole toccare un’altra parte della città. Sarà inserito nell’Onda Pride di quest’anno, come quello del 2016 e del 2019, e costruito dal basso, attraverso l’autofinanziamento.

Scenderemo in strada come persone gay, lesbiche, bisessuali, asessuali, trans* e non-binary autodeterminate e orgogliose dei nostri corpi, dei nostri desideri, delle nostre relazioni e delle nostre vite. Riempiremo le piazze e le vie con la nostra presenza, insieme con lɜ nostrɜ figlɜ e le mille forme delle nostre famiglie, con i nostri genitori e amicɜ. Attraverseremo la città di Treviso come una comunità resistente, prontɜ a difendere e lottare per i nostri diritti, nonché sensibile nei confronti di altre forme di discriminazione – come quelle di genere, su base razziale e abiliste – per un mondo fatto di rispetto e inclusione sociale, di progresso civile e non di sola sopravvivenza.

Ritenendo che sia giunto il momento per richiedere risposte concrete, abbiamo deciso di cambiare la logica con cui usualmente i Pride si relazionano con le istituzioni comunali, ovvero il patrocinio, optando per uno strumento attraverso cui porre a tutte le realtà locali la necessità di assumersi la responsabilità di prendere in carico le nostre istanze e rispondere ai bisogni della società trevigiana. Prende così vita una Carta d’Intenti, stilata inserendo al suo interno quelle che reputiamo essere delle misure minime essenziali per la tutela e il riconoscimento dell’autodeterminazione delle persone LGBTQIA+. Tale Carta d’Intenti verrà proposta non solo alle Amministrazioni Comunali del territorio provinciale, ma anche a quegli enti e organismi pubblici, a partire dall’ULSS 2, la cui azione tocca direttamente le nostre vite, così come alle forze politiche, ai soggetti di rappresentanza e al mondo associativo. Sono così questi a dover dare prova, in ragione della loro funzione sociale, del proprio supporto attraverso politiche e azioni concrete. Perché il Pride non sia un giorno solo serve un impegno costante e quotidiano.

Proprio a rappresentare l’urgenza di rispondere all’attacco perpetrato dal Governo, in testa al corteo manifesteranno le famiglie arcobaleno, seguiranno i gruppi delle realtà organizzatrici e tuttɜ lɜ partecipantɜ, con una “zona bianca”, dedicata alle persone con fragilità motorie e sensoriali, per lɜ bambinɜ e lɜ anzianɜ, e tuttɜ coloro che abbiano bisogno di uno spazio di decompressione.

In avvicinamento al Treviso Pride 2023 si svolgeranno due assemblee pubbliche, nelle date del 10 e del 25 maggio, allo scopo di coinvolgere altre realtà del territorio, raccogliere ulteriori istanze, suggerimenti e testimonianze.