C’è una Treviso che si muove a tempo di Jazz. Un pubblico competente e sempre più attento alle proposte. Un palcoscenico unico in cui organizzare un evento ormai abitudinario per la primavera culturale cittadina. La quinta edizione di “Treviso Suona Jazz Festival” (17-26 maggio) si conferma nel solco di una tradizione giovane eppure già affermata e radicata. “Il Festival è ormai un evento riconosciuto ed atteso anche dagli addetti ai lavori – conferma Nicola Bortolanza, direttore artistico della rassegna – Questo perché siamo riusciti col tempo ad accoppiare la mera proposta musicale alla tipicità di Treviso con i concerti nelle piazze e nei palazzi storici, inserendo i workshop che sono molto richiesti e che vantano grande partecipazione”.

Il risultato è tangibile: per una settimana Treviso è invasa da musica, artisti ed appassionati che animano il centro storico. Ma ci sono anche studenti, sia di conservatori (Steffani di Castelfranco Veneto e Venezze di Rovigo) con le big band che singoli. “La collaborazione con la scuola di musica Manzato ha portato alla creazione di una intera classe di musica – conferma Bortolanza – I migliori allievi si esibiranno quest’anno sabato 25. Ma non ci fermiamo qui e grazie al consolidato rapporto con altre realtà possiamo offrire ad alcuni giovani musicisti una borsa di studio per Umbria Suona Jazz, il maggiore appuntamento europeo del genere”. Un riconoscimento importante per un Festival nato nel 2015 e che ha saputo ricavarsi in breve tempo uno spazio di prestigio nel panorama musicale.

Il programma dell’edizione 2019 sarà di altissimo profilo. Mercoledì 22 maggio, gli spazi di Palazzo Giacomelli ospiteranno Scott Hamilton & Paolo Birro, che presenteranno in esclusiva al pubblico il nuovo cd in uscita proprio nel mese di maggio. Scott Hamilton, icona del sax d’estrazione swing, è l’interprete di una musica straordinariamente elegante, basata su un impeccabile fraseggio ed un sound affascinante, mentre Paolo Birro, premiato Top Jazz nel 1995, è uno dei più importanti pianisti del nostro Paese. Si proseguirà venerdì 24 maggio nella Chiesa di San Gaetano, edificio appartenente al complesso del Museo Collezione Salce, con il nuovo progetto del clarinettista Gabriele Mirabassi, da più di trent’anni al vertice tra i migliori clarinettisti del panorama mondiale, e del fisarmonicista Simone Zanchini, considerato uno dei più originali e innovativi fisarmonicisti della scena internazionale. Un incontro al vertice tra due grandi virtuosi del proprio strumento, in città anche il giorno seguente per un workshop a Palazzo Da Borso. Un altro imperdibile appuntamento sarà quello che sabato 25 maggio si terrà al Teatro delle Voci, uno spazio unico e all’avanguardia per versatilità ed acustica, con lo Spiritual trio di Fabrizio Bosso, che è uno dei musicisti italiani più importanti ed è tra quelli più apprezzati anche all’estero. Lo Spiritual Trio è uno dei suoi progetti più affascinanti, la formazione è completata da Alberto Marsico, un virtuoso dell’hammond, e da un batterista dallo swing micidiale come Alessandro Minetto. Sulla scia del successo delle precedenti edizioni i concerti principali saranno affiancati da “Improvvisazioni per la città”, appuntamenti dedicati a chi volesse coniugare la buona cucina e la buona musica con jazz lunch, jazz dinner e aperitivi nei locali e plateatici del centro, con protagonisti i musicisti del nostro territorio.

Musica quindi godibile e accessibile a tutti, anche per i non specialisti e per chi vorrà rilassarsi e godersi una vacanza a Treviso. “Uno dei motivi di attrazione del nostro Festival è anche insito nella tipicità – conclude Bortolanza – Coccoliamo gli artisti, li facciamo sentire a casa, possono dialogare col pubblico bevendo un calice di Prosecco e godere delle bellezze architettoniche della città suonando all’aperto o in palazzi storici, un’esperienza quest’ultima che deriva anche dalla lunga liaison con Treviso Ricerca Arte per TRAcce di Jazz. È un qualcosa di difficilmente replicabile altrove, gli stessi spettatori possono trovare l’atmosfera di un jazz club tra le mura storiche di una casa rinascimentale o nobiliare. Inoltre puntiamo molto sulla sinergia con altre kermesse, come il Treviso Comic Book Festival che anche quest’anno interverrà con una mostra a fumetti, e sull’effetto novità. Alcuni concerti sono date uniche oppure anteprime assolute di nuovi dischi in uscita”. Non si può certo dire che al Treviso Suona Jazz manchino le proposte o che si possa ascoltare musica banale. Quindi non resta che attendere la frizzante aria di primavera accompagnata dal ritmico, soffuso, trascinante sound del jazz invada la città contagiandola con il suo meraviglioso spirito.