Niente mediatori di sorta, volontà di arrivare ad un accordo, niente franchi tiratori. Uil Veneto e Uil Trasporti Veneto lanciano un appello alla responsabilità in vista del tavolo con l’Amministrazione comunale di Venezia e l’ACTV del prossimo 27 settembre.
«Pensiamo – spiegano il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toigo e il segretario generale di Uil Trasporti Veneto Daniele Zennaro – si debbano perseguire tutte le strade per dare risposte ai lavoratori e al trasporto, alla luce del contesto generale ed anche delle risorse complessive stanziate dallo Stato e della ripresa oggettiva dei proventi derivanti del turismo. La posizione della UIL è chiara: il TPL veneziano è elemento indispensabile a garantire il diritto alla mobilità, sapendo che l’unicità della rete navigazione e terraferma sono necessari per il mantenimento e il rilancio della società, così come il mantenimento delle professionalità in essere, non arretrando rispetto ai livelli salariali, e nel contempo garantendo la quantità e la qualità del servizio necessari».
L’esito negativo del referendum ha certamente complicato la vertenza, ed è per
questo che Uil e Uil Trasporti richiamano tutte le parti in causa ad un abbassamento dei toni e alla ricerca di un accordo.
«Siamo ancora in una situazione di inaccettabile stallo, sapendo che il quadro generale era e rimane incerto e difficile e che le soluzioni sono complicate. Lanciamo pertanto un appello al buon senso e alla responsabilità di tutti: basta polemiche inutili e diffamazioni ingenerose che ci allontanano dalle soluzioni, basta tanto peggio uguale a tanto meglio.
Si pensi invece con lungimiranza a come affrontare il difficile mondo del trasporto pubblico in particolar modo a quello articolato e complesso del bacino veneziano e alla sua peculiarità. Se ci sarà questa volontà, anche politicamente da parte del Comune, il 27 potrebbe diventare il giorno della responsabilità e della concretezza. Sarà possibile quindi – concludono Toigo e Zennaro – smussare tutti gli angoli e arrivare ad un accordo. La particolarità del territorio veneziano lo merita».