La Regione Veneto aumenta le risorse per il diritto allo studio universitario e stanzia almeno un centinaio di borse di studio in più per gli studenti idonei.
“Data la particolare situazione creata dall’emergenza Covid, che ha visto la sospensione delle attività scolastiche di ogni ordine e grado e sta causando pesanti ripercussioni sui bilanci delle famiglie – spiega l’assessore alla scuola e all’università del Veneto, Elena Donazzan – ho proposto alla Giunta di aumentare le risorse a sostegno del diritto allo studio universitario. Molti studenti degli atenei veneti e le loro famiglie faticano a sostenere le spese del corso di studio che, tra tasse di iscrizione, abbonamento per i trasporti e residenza fuori sede, sono rimaste immutate, nonostante la sospensione delle attività didattiche in presenza. Ho personalmente raccolto le esigenze manifestate dai loro rappresentanti, con solerzia e spirito costruttivo, al tavolo regionale per il diritto allo studio universitario, e ne ho discusso con i rettori delle quattro università venete che da tempo stanno attuando scelte di questo tipo”.
Per le borse di studio e il diritto allo studio universitario la Regione ha aumentato quest’anno di 530 mila euro il capitolo di bilancio per l’anno accademico in corso.
“Potremo così finanziare circa un centinaio di borse di studio in più per gli studenti idonei, cioè capaci e meritevoli e a basso reddito familiare – sottolinea l’assessore – offrendo un aiuto concreto ad altrettante famiglie. Ci interessa contrastare eventuali fenomeni di abbandono degli studi e il paventato rischio di una flessione nelle immatricolazioni: l’investimento nello studio e nell’alta formazione è una delle misure strategiche per superare la crisi e rendere più competitivo l’intero sistema economico e sociale del Veneto”.