“Il rientro a scuola in presenza anche nel mese di giugno per recuperare il rapporto umano e didattico mi pare sia stato ridotto ad un giorno per salutarsi, che non sarà privo di problematiche organizzative. Problematiche che sono le stesse che avrebbero impegnato la scuola ad un rientro di due o tre settimane per turni, per fascia d’età, o per qualsiasi altra modalità da definire con il territorio”. Così l’assessore alla scuola della Regione Veneto, Elena Donazzan, reagisce alla proposta avanzata dalla viceministra Ascani di concludere l’anno scolastico con il rientro a scuola per l’ultimo giorno.
“Il rientro a scuola è auspicabile, ma non così – prosegue Donazzan – Da mesi le Regioni cercano un confronto, fatto di ascolto e proposte che in questo lungo periodo di assenza dai banchi di scuola, sono giunte al territorio da parte di docenti e famiglie. Io stessa ho avuto modo di rappresentare tali proposte in diverse circostanze, ma purtroppo mai al ministro, se non in un unico incontro, peraltro interrotto dall’on Azzolina prima di dare alcuna risposta. Dal ministro, sinora, sono arrivate solo poche idee e confuse: troppo poco per un rientro e un futuro ancora tutti da inventare”.