La legge della concorrenza approvata nel 2017 prevede la fine del mercato di tutela per l’energia elettrica e il gas dal 1° luglio 2020. Ciò significa che da quella data, i consumatori potranno scegliere a quale azienda affidarsi per i contratti della luca e del gas, in un mercato libero nel quale gli operatori lavoreranno in regime di piena concorrenzialità. Le imprese hanno già iniziato la campagna pubblicitaria per conquistare una fetta di mercato importante: le famiglie che in Italia non hanno ancora scelto il mercato libero sono circa 20 milioni.
“Sarà una battaglia senza esclusione di colpi da parte dei venditori per trovarsi al primo luglio 2020 ben posizionati nel mercato libero e consolidare la loro capacità di vendita – spiega Walter Rigobon, presidente Adiconsum Veneto -. L’oggetto del desiderio è il consumatore, al quale già da tempo viene offerto un contratto con risparmi spesso non realistici o limitati nel tempo. Con l’attuale normativa le aziende devono provvedere a formulare una offerta che si chiama placet, che potrà essere confrontata nel sito di Arera (autorità di tutela) con altre presenti nel mercato. Il consumatore non ancora completamente informato di quello che rappresenta il mercato libero si trova quindi in una condizione di obiettiva difficoltà”.
“Sempre più anziani – riferisce Franco Marcuzzo della Fnp Cisl Belluno Treviso – ci chiamano per avere chiarimenti e per informarci che vengono contattati tramite il porta-a-porta da promoter di aziende del libero mercato che chiedono anche in maniera insistente copia delle bollette dell’Enel. I cittadini sono disorientati e temono di essere truffati o comunque di fare delle scelte senza le necessarie informazioni. Con Adiconsum abbiamo deciso di organizzare degli incontri pubblici per fornire le informazioni necessarie ai cittadini per effettuare una scelta consapevole”.
Pronto anche un vademecum per non incappare in truffe o contratti-capestro: evitare di sottoscrivere di contratti a distanza (telefonici in particolare); prima di sottoscrivere un contratto accertarsi dei contenuti dello stesso e, in caso di dubbi, rivolgersi all’Adiconsum; attendere l’approssimarsi del 30 giugno 2020 prima di scegliere un nuovo operatore; nell’eventualità di scelta prima del 30 giugno 2020 valutare, oltre al costo del prodotto, anche la qualità del servizio offerto, ad esempio verificando se nel territorio siano presenti o meno sportelli fisici per i consumatori; successivamente alla definizione della normativa, attualmente ancora in corso, valutare l’adesione a gruppi d’acquisto che saranno costituiti anche da Adiconsum.