Paolo Vanoli - foto Andrea Pattaro@Vision
Paolo Vanoli - foto Andrea Pattaro@Vision

Queste le dichiarazioni post di Vanoli, post Venezia FC-Ternana, vinta dai lagunari per 2-1.

Secondo successivo consecutivo per il Venezia FC che ora consente a mister Vanoli di lavorare con maggiore tranquillità durante gli allenamenti settimanali. “Ci tenevamo molto vincere questa partita qua, fare la prima vittoria in casa. Si visto infatti che i ragazzi era un po’ tesi. Devo dire che è un gruppo che sta lavorando bene. Da quando sono arrivato si è voluto rimettere in gioco, ha capito che siamo solo noi a poterne uscire con il lavoro. Oggi c’era una insidia perché avevamo di fronte un avversario che ha appena cambiato allenatore, con giocatori della Ternana che evidentemente volevano fare bella figura. Per non parlare poi della grande qualità, hanno fuori diversi giocatori importanti, un maestro di calcio. E poi giocare con 22 punti non è come giocare con 12. Faccio i complimenti alla Ternana e al mister perché devo dire che hanno prodotto un buon calcio. Noi sotto questo profilo dobbiamo crescere”. Sulla scelta di mettere tra i pali Bertinato, Vanoli spiega. “Io sono uno che ha sempre seguito quella che è la strada della disciplina, si è meritato di giocare ed è giusto che io lo abbia scelto, senza nulla togliere agli altri. Gli ho detto che questa poteva essere la sua occasione, io ho aspettato sei mesi a Parma. E tutto ciò è merito del lavoro, e questo è un bel esempio, adesso deve stare attento Joronen. Con Pohjanpaolo ho parlato in questo periodo, ma essendo lui capitano della finalandia ha capito le cose al volo. Anche lui come tutto il gruppo ha bisogno di trovare ritmo gara, gambe, e capire la categoria. Lui è un ragazzo eccezionale, internazionale, non sono io a scoprire il suo valore. E’ un ragazzo umile, che dall’esempio anche durante l’allenamento”.