In Veneto tre quarti delle imprese (73,5%) sono a controllo familiare e rappresentano di fatto l’asse portante dell’economia del territorio, con un’incidenza maggiore rispetto alla media nazionale (65%).

Il dato emerge da un’analisi dell’Università Bocconi elaborata per il Family Business Forum di Padova, presentata da Guido Corbetta e diffusa dall’ANSA.

Imprese a gestione familiare: i dati

Entrando nel dettaglio, si tratta di 1.604 aziende su 2.183 con fatturato oltre i 20 milioni di euro, che hanno generato ricavi per 114 miliardi di euro (seconde dietro alla Lombardia), valore aggiunto per 26 miliardi (terze in Italia) e che occupano 335 mila dipendenti.

E ancora: la maggiore concentrazione di aziende familiari venete è attiva nel manifatturiero (54,1% rispetto al 40% nazionale), seguito da commercio all’ingrosso (16,1%), al dettaglio (4,5%), commercio di autoveicoli (4,3%).

Senza dimenticare che rispetto al 2019 le aziende familiari venete hanno aumentato i ricavi del 9,3%, generato maggior valore aggiunto per quasi il 15% e creato nuova occupazione (+2,3%), dimostrando di aver messo alle spalle definitivamente gli anni della pandemia.

I dati veneti

In Veneto risiedono circa il 16% dei gruppi familiari italiani con fatturato superiore al miliardo di euro (18 su un totale di 113).

La leadership rimane nelle mani dei componenti della famiglia (80% nelle piccole aziende e il 68% di quelle con fatturato superiore a 50 milioni), in linea con la media italiana. Solo il 20%, infatti, ha lasciato spazio a una conduzione non familiare: in particolare, il 39,2% predilige una leadership collegiale rispetto al 21,2% che ha inserito un presidente esecutivo o il 20,7% che ha assunto un ad singolo.