Filippo Antonelli e Cristian Molinaro - foto Notizieplus
Filippo Antonelli e Cristian Molinaro - foto Notizieplus

Questo pomeriggio, nella sala stampa di Ca’ Venezia, sono intervenuti davanti ai giornalisti Filippo Antonelli, Sporting Director & General Manager, e il Technical Director Cristian Molinaro per fare il punto della situazione al termine della sessione estiva di calciomercato.

La nostra video intervista esclusiva al direttore Filippo Antonelli

Antonelli ha esordito dicendo, riguardo al calciomercato:

“Ci tenevo a ringraziare il presidente e tutti i componenti la società per essere stati sempre presenti e aggiornati. E’ stato un mercato lungo, che ci ha visti impegnati per oltre 2 mesi, devo ringraziare i miei collaboratori, per la ristrutturazione. Quanto alle operazioni fatte, a partire dalle cessioni, in uscita sono state 28, di cui 3 a titolo definitivo, 16 in prestito e 9 le risoluzioni di contratto. per un totale, come detto,  di 28. Sugli acquisti, ci sono state 10 operazioni in entrata, 3 rinnovi di contratto e, per la Primavera, anche grazie al lavoro del responsabile settore giovanile, 5 ragazzi hanno incrementato la rosa. L’obiettivo è stato avere una squadra con valori umani alla base delle motivazioni, nonché una mentalità forte, che possa stupire, ma sempre rispettando un certo equilibrio. In questo momento, è giusto avere grande entusiasmo, ma non esaltazione. Non ultimo, avere un equilibrio economico per permetterci di fare calcio in maniera sostenibile. Per questo, il mercato è stato difficile e complesso, ma la nostra squadra piace, per questo si è deciso di portare avanti un programma in cui i tifosi si possono identificare. Anche il brand sta crescendo a livello nazionale e internazionale. Ringrazio i tifosi perché i numeri allo stadio stanno crescendo, sia in casa che in trasferta. Vogliamo portare avanti iniziative allo scopo di incrementare questo entusiasmo, coinvolgere il territorio”.

Come commenta la vicenda del rinnovo di Pohjanpalo?

“E’ stato un risultato importante, che ha reso orgoglioso il nostro staff, ma tutti quelli che abbiamo mantenuto ci portano entusiasmo. Certo, per le modalità con cui questo è avvenuto, è stata una notizia che a tutti è piaciuta, ma per me ogni nuovo acquisto mi porta gioia. Specie quando li porto, se poi se ne vanno è, ovviamente, un altro discorso. Sicuramente per Pohjanpalo, grazie anche al goal che ha fatto contro lo Spezia, è stata una settimana perfetta”.

Direttore Antonelli, ha mai temuto di perdere Pohjanpalo?

“La nostra squadra piace, i giocatori avuto diversi apprezzamenti. Su Pohjanpalo, la sua spinta ha sicuramente fatto effetto per il rinnovo del suo contratto, poi anche il fatto che abbia posato per le foto con la maglia dei gondolieri, ha dimostrato uno spirito di appartenenza a questa città da cui anche gli altri giocatori dovrebbero imparare”. 

Che cosa ci può dire in merito alle “famose” clausole del contratto di Pohjanpalo?

“Pohjanpalo aveva un contratto, sia con il Venezia FC che con il Bayer Leverkusen, che aveva qualche falla, ma adesso fa parte del passato. Abbiamo combattuto in questi mesi, facendo diversi incontri e rimodellato sia le clausole che i bonus, per portarli più a favore nostro che degli altri. Il rinnovo, pertanto, non comprende solo il rinnovo per il calciatore, ma anche la clausola che è stata aumentata. C’erano alcuni bonus sul rendimento del giocatore, per il Bayer Leverkusen, il quale è stato disponibile nella trattativa”. 

Si può pertanto dire che il Venezia FC sia diventato più forte?

“Sarò più tranquillo quando la squadra rispecchierà a pieno i valori di questa società. Ma la scelta è ricaduta sul fatto di valorizzare questo gruppo, allo scopo di far crescere tutto il mondo legato al Venezia FC”. 

Il fatto che sia stato compiuto uno sforzo per Pohjanpalo è quindi un segnale del Presidente?

“La società, come ho detto, è sempre stata presente, anche se non fisicamente. Si voleva proteggere il nostro capitale. Bisogna ringraziare la proprietà ma anche il ragazzo. E anche il suo agente. Non ultimi, i tifosi”.

Anche Mister Vanoli quindi è stato soddisfatto?

C’è grandissima sintonia con il mister e tutti noi, gli obiettivi prefissi li abbiamo raggiunti. Da questo punto di vista lui è un grandissimo lavoratore, sa che la strada più importante è la ristrutturazione, poi la strada della mentalità, che diventa più forte con l’aver trattenuto Pohjanpalo. Ma il momento di entusiasmo deve essere trattenuto, ribadisco, da un sano equilibrio. La prossima partita è un’altra battaglia”.

Rammarico per non aver riportato Carboni a Venezia?

“Abbiamo valorizzato Carboni, che veniva da un periodo no. La cosa ci può dare un ritorno,  come immagine. Lui se voleva  scendere in B sarebbe venuto a Venezia, ce lo ha anche detto, ma ora sta giocando in A, Il Monza ha investito sul ragazzo. Non è corretto parlare di rammarico, lo sarebbe se fosse andato in un’altra squadra d serie B, ma non in massima serie. La pazienza a volte ti aiuta a portare a casa gli obiettivi”.

Era rimasto un colpo in canna? Cioè trattative che volevate concludere e non siete riusciti?

“Non ci sono cose particolari che volevamo fare e non abbiamo fatto. Quello che abbiamo fatto ci soddisfa al cento per cento”.

Gytkjaer quindi poteva essere un’opzione b in caso di partenza di Pohjanpalo?

“Si doveva evitare di fare scelte emozionali alla fine di mercato. Sapevamo di prendere un giocatore fortissimo, se Pohjanpalo fosse andato via. Io credo che i giocatori bravi possano giocare insieme, non abbiamo pensato al piano B. Quella di Gytkjaer è stata un’operazione di mercato a costo zero, con un ragazzo che conoscevo benissimo e che aveva voglia di venire qui da noi. Questo, dopotutto, è un posto appetibile, come brand e strutture. Insomma, ci sono tante cose che fanno scegliere prima Venezia di altri posti”.

Si può affermare che l’infortunio di Svoboda abbia dato spazio a Sverko e a Idzes?

“Sverko è arrivato l’anno scorso, era indietro di condizione. Ha giocato poco ma si è sempre impegnato e si è meritato la fiducia sia del club che dell’allenatore. Idzes lo abbiamo voluto fortemente, è stato il primo acquisto, uno dei ragazzi già individuati a marzo-aprile. E quindi abbiamo deciso di metterlo subito nel nostro contesto. Sono entrambi grandissimi lavoratori e l’infortunio di Svoboda ha aperto le porte a loro due. Non so bene quando avverrà il recupero completo di Svoboda, ma i dottori mi ha detto che sta molto meglio”.

E per quanto riguarda il discorso dei rinnovi di contratto?

“In realtà, su Bertinato abbiamo allungato il contratto di un altro anno. Modolo poi ha rinnovato, Bjarkason ha un’opzione, parleremo con il suo procuratore. La volontà è quella di trovare un accordo. Abbiamo deciso di dare via Ceppitelli, Carboni e Hristov. L’idea di avere ragazzi giovani ma a mezzo servizio  non è il massimo. La preoccupazione si riferiva al fatto che il nostro compito era di sistemare i conti. Ci sono state cessioni un po’ forzate, parlo di Crnigoj e Cuisance. I prestiti invece, almeno alcuni, sono stati fatti per continuare il programma di investimento, la serie C è molto formativa. Quanto a Cuisance mi auguro che possa trovare la strada della continuità. Il suo procuratore ha insistito fortemente per portarlo in questa squadra, avevamo richieste per lui anche in Turchia, ma la sua volontà era mettersi in discussione in un piccolo club. Ora, i numeri sono in discesa rispetto a prima, nel senso che sul monte ingaggi si è risparmiato un bel po’. Dobbiamo valorizzare alcuni giocatori, comunque abbiamo una rosa molto competitiva”.

Direttore, lei è stato sorpreso da questa partenza, da parte della prima squadra?

“11 punti sono una partenza importante, con una media di oltre 2 punti a partita. Ma dire sorpreso non è la cosa giusta, entusiasmato sì. Anche perché quello che mi sta piacendo di più è la voglia di fare risultato, che dobbiamo cercare di avere: la mentalità vincente, al di là del risultato. Fare punti dal primo all’ultimo minuto. Sono entusiasta di questa partenza ed entusiasmato da quello che succede all’esterno. Ma, e lo ripeto, sempre con equilibrio. Nel calcio conta il fatto che adesso andiamo a Brescia, a giocare contro una squadra che vuole battere il Venezia. Ma di fronte si troveranno una squadra che pure vuole vincere. Il bello di questo campionato è che ogni settimana hai una squadra da battere. E’ un campionato con delle belle partite, da affrontare con grande entusiasmo”.

Come sta invece Jajalo?

“Il ragazzo sta bene, dobbiamo fare tutti i test per portarlo alla condizione degli altri. Spero che, per la prossima sosta, lui e Svoboda siano, appunto, in condizione”.

Che cosa dice in merito alla presa di posizione di mister Vanoli sul calendario della serie B?

“Il Mister vive tutto con grande emozione, il che è la sua forza. Il mio compito è anche trasmettere all’allenatore che queste cose sono importanti, ma non ci devono condizionare. Dobbiamo farci caso, certamente, ma non devono essere limitanti, non devono essere alibi per noi. D’accordo, dobbiamo prestare attenzione a queste cose, come anche agli arbitraggi”.

E come sta Candela?

“Recupererà , penso sia stata una cosa durante la settimana che ha fermato un po’ il suo percorso in allenamento”.

Quanto invece a Olivieri:

“Per lui è soprattutto un discorso di condizione fisica, non siamo riusciti a prenderlo prima. Stiamo cercando di riportarlo in forma, ma comunque c’è grandissima fiducia. Lui non è infortunato, è pronto e si allena, anche se non è, come detto, nella condizione che vorremmo .

Cristian Molinaro, lei invece è come se lavorasse in un’altra società rispetto all’anno scorso.

“Indubbiamente la situazione è cambiata perché ci siamo riorganizzati. Sia io che Donati eravamo alla prima esperienza. La retrocessione è stata un colpo potente per tutta la società, e gli strascichi non erano facili da gestire. L’inizio non è stato facile. Pensavamo di andare nei binari giusti, ma non è stato così semplice il percorso. Il cambiamento è stato necessario. Da gennaio in poi è stato dato respiro al lavoro e, di conseguenza, i risultati sono arrivati”.

Quali sono le sue ambizioni?

“L’equilibrio è importante, ma comunque nel gruppo c’è un’altra atmosfera. E’ un gruppo che è partito da un percorso finito bene, e da un blocco di giocatori riconfermato e puntellato con gli obiettivi che ci eravamo posti. L’anno scorso era come andare sulle montagne russe. Ora, invece , abbiamo gli uomini giusti al posto giusto. Il che ha ricreato quell’atmosfera di entusiasmo e di combattività che ho sempre avuto”.