Mister Paolo Zanetti, allenatore del Venezia FC
Mister Paolo Zanetti, allenatore del Venezia FC

Queste le dichiarazioni di mister Paolo Zanetti, allenatore del Venezia FC, al termine dell’incontro perso in casa contro l’Atalanta.
“Il goal annullato è un episodio, e gli episodi, in questo momento, sono sempre dalla parte degli altri. Dopo un inizio importante, ci siamo trovati, fino al 44’, che potevamo andare a riposo in pari, poi dal vantaggio avversario, e dall’inizio del secondo tempo, abbiamo consegnato la gara agli avversari, in una partita già difficile di per sé, con differenze tecniche evidenti fra le due squadre. Ma abbiamo creato situazioni interessanti. Poi, è normale che, adesso, non abbiamo la forza d’animo per ribaltare una situazione del genere, ma di fondo, in questa partita, non abbiamo mai mollato, e questo è uno dei pochi aspetti positivi della giornata. La salvezza? Dobbiamo guardare in faccia alla realtà, intanto non dobbiamo mollare mai, ma anzi dobbiamo salvare il nostro orgoglio, la nostra dignità. In questo girone di ritorno è successo qualcosa che non ci ha permesso di essere competitivi. In totale abbiamo perso 5 partite al 94esimo, non abbiamo mai vinto una partita sporca o di fortuna. Abbiamo sicuramente perso, rispetto al girone di andata, un po’ di fiducia in noi stessi. quanto ai singoli: Nani non è sceso in campo, anche se ieri lo avevo convocato, perché ha avuto poi la febbre. La chiave di svolta? innanzitutto, non incontriamo sempre compagini come Atalanta o Juventus: queste sono gare difficili, se non proibitive, per noi. Se abbiamo un lumicino di speranza, lo avremo nel rush finale, e dopodiché, il campo sarà giudice. Sulle contestazioni dei nostri tifosi ad Alex Menta: non entro nel merito, posso solo ringraziarli per quello che invece hanno detto a me, probabilmente non me lo merito nemmeno, perché non posso fare a meno di sentirmi responsabile, sono fatto così; ma la responsabilità è condivisa col mio gruppo di lavoro, per cercare di competere ad un livello alto, a volte troppo alto. Questo è il vero problema, al di là dei colpevoli individuali, dobbiamo suddividerci le colpe anche quando si perde. La situazione è figlia di tante cose: scelte, mentalità, mancata coesione, il nostro è un gruppo che si rispetta, ma fa fatica a fare lo straordinario. L’anno scorso, invece, lo facevamo, perché i ragazzi erano predisposti a lavorare ogni giorno al massimo, a sposare pienamente la mia richiesta. Quest’anno i ragazzi sono bravi, hanno grande futuro ma hanno bisogno di tantissimo tempo. Non è colpa loro, ma delle nostre scelte. Per quanto riguarda il prosieguo del campionato: intanto con la Juve bisogna giocare, non abbiamo già perso, poi ne abbiamo altre quattro di partite, ci sono punti in palio. E finché ci sarò io, lavorerò in continuazione giorno e notte, per fare lo straordinario, perché l’ordinario non ci basta per salvarci. Dobbiamo tirare fuori più orgoglio, che è la prima cosa che stimola, al di là dei risultati, anche se abbiamo cercato di mettere qualcosa in più nei dettagli, in cui però non siamo stati all’altezza. Le cose positive? L’approccio, la reazione, abbiamo ritrovato il goal, abbiamo creato più di un’occasione, non possiamo fare altro che non piangerci addosso, ora non abbiamo il tempo per farlo. Prepariamo subito la prossima partita. Sul match contro la Salernitana: avrei voluto giocare quando si doveva giocare, ed eravamo andati a Salerno apposta, poi si innesca un meccanismo di tribunali e ricorsi, faccio fatica a dare una risposta a riguardo, perché non è il mio campo. Ma quando si intraprende una strada bisogna arrivare fino alla fine. Vedremo che cosa si deciderà, ma se e quando si giocherà, si giocherà. Le cose, a questo punto, sono in mano ad altri enti. L’esordio di Bah? Una società come il Venezia deve avere il coraggio di far giocare un ragazzo della Primavera, su cui ha investito. Issa era venuto con noi in qualche allenamento, mi è sempre piaciuto far giocare i giovani, lui è bello spavaldo e penso possa fare una bella carriera”.