Continua la preparazione del Benetton Rugby in vista della trasferta di domenica in terra scozzese contro Edimburgo. Gli uomini di Crowley sono andati vicinissimi a sconfiggere Connacht una settimana fa a Monigo. A parlare la sfida di domenica al BT Murrayfield è Irné Herbst.

Irné, come vi state preparando in vista del match di Edimburgo?
«Credo che la gara contro Edimburgo sarà simile all’ultima contro Connacht. Edimburgo è un team molto fisico, con Connacht abbiamo messo in campo un’ottima fisicità e dovremo fare lo stesso domenica. Ci stiamo preparando bene per la gara e ci stiamo concentrando sul nostro lavoro, soprattutto su noi stessi e su quello che possiamo fare».

Che tipo di squadra è quella scozzese e che gara ti aspetti?
«Edimburgo ha degli ottimi trequarti, degli avanti molto fisici, anche la loro mischia e la loro maul è molto buona. Dovremo essere bravi a contrastarli domenica, come dobbiamo farlo sempre, ma sappiamo ancor di più che gli scozzesi hanno un pack molto forte e hanno anche dei trequarti pericolosi; se riusciamo a contrastarli fisicamente ne uscirà una bella gara».

Siete andati davvero vicini a battere Connacht la settimana scorsa. Si sono visti passi avanti rispetto alla trasferta contro gli Scarlets…
«Credo che contro Connacht siamo entrati in campo con la giusta mentalità, la giusta fisicità e i nostri piloni Thomas Gallo e Ivan Nemer hanno giocato molto bene, sono giovani, hanno poco più di vent’anni e hanno fatto molto bene. E’ davvero bello vederli giocare in maniera egregia, e per noi sarà ancora un’ottima opportunità se dovessero ripetersi contro Edimburgo».

Sei uno dei giocatori più esperti del gruppo e fai parte dei Leoni da quasi quattro anni. Cosa pensi dei giovani che stanno crescendo partita dopo partita?
«Sono molto contento per Matteo Canali, Davide Ruggeri e gli altri ragazzi giovani che hanno giocato lo scorso weekend. Guardi la loro età ed è fantastico vedere come stiano performando a questi livelli. E’ molto stimolante lavorare con loro, aiutarli a crescere nelle difficoltà, specialmente per noi giocatori più esperti ciò ci fa lavorare ancora più duro, perché ci mettono pressione nel tenere l’asticella alta. Nei prossimi tre anni non vedo l’ora di continuare a giocare con questi giovani ragazzi, in crescita costante, e speriamo di levarci insieme delle belle soddisfazioni».