Ivan Javorcic in Venezia FC - Genoa
Ivan Javorcic in Venezia FC - Genoa

Alla vigilia del match che si disputerà allo stadio Penzo tra Venezia FC e Benevento, mister Ivan Javorcic, allenatore arancioneroverde, ha incontrato la stampa in videoconferenza. Queste le sue dichiarazioni.
Mister, nelle ultime gare c’è stata ua costante: anche se avete rimontato, vi siete sempre trovati a rincorrere l’avversario. Ne avete parlato in squadra?
“Sicuramente il fatto che abbiamo rimontato sottolinea il carattere che stiamo costruendo, il temperamento, e un certo tipo di essere nel quotidiano, che ci sta dando segnali incoraggianti, perché stiamo lavorando su tantissimi aspetti. Questo ti aiuta nella ricerca di una forte identità, nelle condizioni di tutti i protagonisti che abbiamo. Di certo è da sottolineare il carattere della squadra, anche le match contro il Genoa, nelle sfumature, il copione è stato molto simile, anche se il risultato è stato diverso. In questo momento ci dà sicuramente una mano”.
Che cosa invece non ha funzionato e che non vorrebbe più rivedere?
“Ogni partita ti porta qualcosa di suo di particolare. Ad esempio, il Cittadella è una squadra difficile da affrontare. Nell’impatto della gara, potevamo fare meglio, ci manca questo passaggio di maturità, di assorbire quello che fai in settimana. Ci vuole più coraggio, iniziativa, intensità in generale. Ma è l’inizio di un percorso. Dobbiamo curare meglio l’impatto alla partita, cercare di impattare la gara fin da subito nella giusta direzione, anche nel dominio del gioco. Siamo stati poco pericolosi nel primo tempo e abbiamo subito la fisicità dell’avversario. Il vero pericolo non nasceva dalle palle inattive. Penso che le partite di calcio si giochino anche sugli stati d’animo delle due squadre, non è semplice perché ci vuole lavoro, ma la strada deve essere anche questa”.
Terminato il mercato, è soddisfatto?
“E’ stata un’estate difficile, molto complessa, dobbiamo ringraziare la società perché ha fatto sforzi enormi. Abbiamo cominciato a ricostruire un certo tipo di Venezia, c’erano tante cose  da risolvere, dovevamo dare un’identità chiara alla squadra. Alla fine di questi due mesi di lavoro, la società ha cercato di costruire un certo tipo di relazioni, di qualità, di quello che vuole rappresentare il Venezia. Stiamo cercando di lavorare al meglio per ammortizzare il ritardo che un po’ abbiamo accumulato”.
Si era parlato del fatto che Antonio jr Vacca andasse via. Ha intenzione di tenerlo in considerazione per i prossimi mesi?
“Abbiamo deciso che non fa parte del progetto tecnico della squadra. L’idea è quella di dare un certo tipo di coerenza alla squadra, e di dare la possibilità di crescita ai ragazzi che hanno fatto parte da subito del ritiro della squadra”.
Che idea si è fatto delle altre squadre, alla luce del mercato? In altre parole: che tipo di campionato potrà essere e quali saranno le squadre più agguerrite?
“Questa serie B ha un minimo comune denominatore che è la qualità: si è alzata, ci sono piazze ambiziose. Il mercato di serie B è completamente cambiato i questi ultimi anni, si vede dai nomi dei giocatori e dai flussi di mercato, con le diverse nazionalità dei giocatori. Sulla classifica, resto dell’idea che sia stato un mercato estremamente equilibrato. Si è già cominciato a giocare, quindi posso dire, realmente, che bisogna aspettare che le squadre trovino un certo tipo di equilibrio, e i valori usciranno fuori. Ci vorrà almeno un girone per capire, e dire qualche cosa di sensato”.
Cheryshev è potenzialmente un gran colpo. Lei aveva detto che mancava un esterno destro, invece è arrivato un mancino. Come può inserirsi in squadra?
“E’ un profilo di cui avevamo bisogno. Siamo tra le squadre più giovani e avevamo bisogno di esperienza che accelerasse la crescita nel gruppo. Chi sceglie di arrivare a Venezia sceglie di mettersi in discussione. Cheryshev aveva altre opportuntità, ma se ha scelto di scendere in categoria, è perché vuole ancora dimostrare di essere un certo tipo di giocatore. Sicuramente porterà carisma e temperamento nel gruppo. Sul ruolo, è vero che per la maggior parte della carriera ha giocato lì, ma credo che non avrà problemi a spaziare nella linea del nostro attacco. Penso che alla fine i numeri siano abbastanza relativi, sulla destra può giocare, in attacco abbiamo giocatori intelligenti e di qualità. Poi ci sono delle opzioni che possiamo variare. Di certo è un giocatore che dà qualità e soluzioni, ci completa da questo punto di vista, porta competizione. Per domani, tuttavia, Cheryshev non è stato convocato, perché deve recuperare la condizione, necessita di un’introduzione personale diversa, di qualche giorno, per metterlo in condizione di lavorare col gruppo. Si tratta di un breve periodo di adattamento, speriamo di averlo a disposizione a breve”.
Il Benevento ha fatto interessanti colpi di mercato. Che avversario si aspetta?
“E’ una squadra che è retrocessa due anni fa, l’anno scorso ha disputato un campionato importante, sempre ai vertici della categoria, pertanto è una squadra che conosce la serie B, con il mercato ha dato messaggi importanti. E’ una squadra pericolosa ,in evoluzione, in crescita, si tratta di una squadra complessa. Noi arriviamo da due risultati utili in trasferta, vogliamo fare punti anche in casa, che sarà importante anche per i nostri tifosi, e ci prepariamo per essere competitivi”.
In previsione della gara di domani, quali saranno le defezioni e i recuperi?
“Busio sta recuperando, non è nulla di grave ma è indisponibile, come Zampano, Il resto dei ragazzi li abbiamo recuperati, compreso Haps che è disponibile. A destra c’è Candela che è entrato bene, anche se gli manca a la condizione ideale. Nel complesso, però, ho visto ragazzi che si sono allenati bene; certo, è un periodo in cui dobbiamo gestire qualche problema, ma siamo competitivi. In qualche ruolo avremo difficoltà, ma abbiamo anche soluzioni da adottare nei 90 minuti. Siamo un po’ disomogenei, questo sì”.