Paolo Zanetti in Venezia-Verona. ©Andrea Pattaro/Vision
Paolo Zanetti in Venezia-Verona. ©Andrea Pattaro/Vision

Queste le dichiarazioni di mister Paolo Zanetti, allenatore del Venezia FC, alla vigilia dell’atteso match al Penzo contro la Juventus.
Allegri è sembrato preoccupato per questa partita, per il fatto di giocare contro una squadra come il Venezia, e dice che il Penzo è un campo più stretto di tre metri.
“Penso che Allegri sia una persona onesta e genuina, e che la sua è una forma di rispetto per il Venezia, il che per noi deve essere un motivo di vanto. questo deve farci capire tante cose. Il discorso del campo non lo sapevo, di certo la trasferta a Venezia ha la sua bellezza, è qualcosa di speciale, ma perché speciale è questa città. Viceversa c’è grandissimo rispetto per la Juve, squadra con valori impressionanti, e noi domani dovremo essere all’altezza della sfida che ci siamo guadagnati sul campo. Il nostro percorso viene dal basso, l’anno scorso ci sognavamo queste partite. Ora non ci basta più sognare, dobbiamo portare a casa punti”.
Com’è il morale della squadra dopo la batosta contro il Verona?
“Chiaramente nelle prime 48 ore c’è stata delusione, c’è stato scoramento, il che è umano. Ma dobbiamo assolutamente guardare avanti e lasciarci alle spalle la batosta che ci siamo presi. una gara in cui non è tutto da buttare, perché il primo tempo è stato di altissimo livello. Abbiamo l’obbligo di essere arrabbiati e di riscattarci il prima possibile, ma anche l’obbligo di lasciarci alle spalle il passato. Abbiamo una buona base, perché mancano 22 partite alla fine, che sono tante. Conta che il Venezia deve essere salvo a fine maggio. Ho sempre martellato sull’aspetto della mentalità. Voglio che i miei ragazzi abbiano l’orgoglio di rivelare che è stata solo una partita sbagliata”.
Potete permettervi di “perdere” un giocatore come Caldara?
“Ha dimostrato di essere un giocatore importantissimo. Probabilmente io e Collauto siamo stati gli unici a crederci, ed è stata una scommessa vinta, il ragazzo merita le attenzioni che il suo club di proprietà sta facendo nei suoi riguardi. Se accadesse, dovremo essere in grado di sopperire a questa mancanza. Ma oggi no, non possiamo perdere un giocatore del suo spessore, al di là di chi poi si andrà a prendere”.
Avresti sperato un altro tipo di squadra, visto che la Juve sarà galvanizzata per il passaggio di turno in Champions? Inoltre dovete fare a meno di Ceccaroni, il quale non sarà della partita perché squalificato.
“Ceccaroni per noi è un elemento fondamentale, ma non per la simpatia – e pure mi è simpatico – ma perché il 70% delle nostre azioni partono dai suoi piedi. Non ci sarà neanche Vacca, per un problema alla pianta del piede. Ovviamente ci mancano due giocatori importanti specie per la fase di possesso, anche se certo è ugualmente bravo in fase di non possesso. Dovremo giocare con elementi di altre caratteristiche. Ampadu giocherà a centrocampo, per contenere n giocatore come Dybala che non è semplice. Quanto alla Juve: facciamo fatica a guardare l’avversario, dobbiamo guardare ad una prospettiva più ampia. Sapevamo, dopo un novembre straordinario, che dicembre sarebbe estato difficile. dobbiamo avere la testa e la consapevolezza giusta, anche bravi a portare via qualche punto insperato. quanto però si hanno gare di un certo tipo vicine, possono capitare risultati negativi. Questa è la serie A. Quelle sopra vincono, quelle sotto perdono. So che è semplice ma è così. Noi non siamo stati bravi a prendere punti dalle squadre, sulla carta, al nostro livello Io devo essere bravo a non far perdere autostima ai miei giocatori. Certo, abbiamo difetti, problematiche psicologiche, errori individuali da limare perché siamo in serie A, e questo periodo ci deve portare alla consapevolezza di giocare al massimo le nostre gare quando saranno determinanti. Domani dovremo portare punti difficili, e noi domani dovremo andare a morire sul campo”.
Altra perdita grossa, quella di Okereke.
“Certamente, ma non deve essere un’alibi, anzi deve essere uno stimolo ed un’opportunità per chi, domani, giocherà al posto suo. Domani la gara con la Juve sarà sotto gli occhi di tutti. Dovremo dimostrare di essere degni di questa categoria. un altro punto su cui dovremo migliorare è che le partite non durano 60-70 minuti. Fino al 95′, le gare in serie A sono aperte. Domani avremo gene come Dybala, Bernardeschi, Quadrado, Morata, a cui non dovremo concedere nulla, neanche se dovessimo essere in vantaggio. E noi, da squadra, dovremo essere bravi a sopperire a certe mancanze. Non possiamo assolutamente mandare in malora prestazioni straordinarie e non riuscire a mantenere il risultato”.
Che reazioni si aspetta dai suoi, a livello di reazione?
“Chiedo esattamente quello che gli avversari si aspettano da noi, anche perché è l’unico modo per metterli in difficoltà. Noi dobbiamo fare partite aggressive, ordinate, avere un grande ritmo, sfruttare le occasioni che avremo, se ne avremo, avere grande mentalità e resilienza e voglia di non prendere goal. Dobbiamo essere grandi incassatori, dei cazzotti che abbiamo subito, ma dobbiamo anche saperci rialzare”.
Henry ha fatto un ottimo primo tempo contro il Verona, poi ha fatto un’autorete. Come valuta la sua prestazione?
“E’ stato sfortunato, in quell’occasione. Ha fatto una grande ara, come a Bergamo. E’ in ascesa e spero che continui così, che prenda fiducia. Su di lui abbiamo investito e ci crediamo. Ora gioca arrabbiato, ha delle doti, mi aspetto che Johnsen faccia il medesimo percorso. Ho intravisto il Dennis che conosciamo. Mi aspetto da lui una grande crescita”.
Molinaro e Modolo sono due leader. Quanto possono essere determinanti se messi dal primo minuto?
“Sono determinanti sempre. Modolo può giocare a sinistra, ma dobbiamo a tal scopo fare delle valutazioni. Molinaro ha dato un grande insegnamento al gruppo, spero che abbia  spinto giocatori come Haps e Schnegg. Dobbiamo alzare il numero di cross che facciamo, perché ne facciamo veramente pochi. Entrambi i giocatori, quindi, si giocano la maglia domani, e sono determinanti per carisma”.
Novità su Sigurdsson?
“E’ rientrato in settimana, dopo l’infortunio al ginocchio. Non è al 100%, ma è convocato”.
Quanto a Svoboda: ha fatto errori non da lui, regalando palloni agli avversari.
“E’ un ragazzo che ha subito una situazione non facile da gestire. gli errori in massima serie sono amplificati, ci ho parlato in settimana, ma solo perché, se è un ragazzo intelligente quale è, deve trarne un beneficio. Cose che capitano anche ai campioni. L’ha subita particolarmente perché è un ragazzo sensibile, che ci tiene tantissimo. Ha avuto una giornata no. Da questo si deve temprare e diventare ancora più forte, secondo me è un ragazzo con grande futuro e prospettiva. si deve prendere tempo per somatizzare tutto, ma dobbiamo analizzare la cosa da squadra. C’è stata infatti una successione di errori. Quindi nessun problema con lui, anzi si candida per giocare. Dovrò fare delle valutazioni fino all’ultimo però”.