Il Venezia FC avrebbe dovuto riprendere gli allenamenti venerdì 20 marzo ma, visto il perdurare dell’emergenza Coronavirus, la società lagunare ha deciso di prolungare la sospensione fino a data da destinarsi. Ne abbiamo parlato con Marco Modolo, difensore e capitano della squadra arancioneroverde.
“In questo momento – ha detto – leggo molte cose, sulle date di una presunta ripresa del campionato, ma penso che sia poco rispettoso e poco corretto, nei confronti delle vittime, delle loro famiglie e verso tutte le aziende che sono costrette a chiudere, il fatto di parlare, appunto, di quest’argomento. Credo che adesso ci sia molta paura per quello che sta accadendo, io stesso ne ho per i miei cari, e credo anche che nessuno di noi stia pensando al calcio. Comunque, tutto dipenderà da come si evolverà questa situazione. In questo momento, dobbiamo pensare ad attenersi a regole e decreti che ci stanno imponendo, per venirne fuori il prima possibile senza pagarne troppe conseguenze. Quello che mi auguro è che decidano di ricominciare solo se la situazione sarà notevolmente migliorata, che i decessi si siano azzerati e i contagi anche. Non è infatti pensabile di ricominciare in una situazione come quella attuale”.
Che cosa ti aiuta di più, anche a livello psicologico, in questo periodo così critico?
“Mio figlio. E’ lui la mia forza”.
Certo, come hai detto tu è difficile parlare di calcio in un momento simile, tuttavia avete trovato il modo di tenervi in forma anche a casa?
“Da questa settimana abbiamo cominciato a fare gli allenamenti via Skype, con i preparatori, che ci permettono di fare esercizi anche a casa o, per chi ce l’ha, un giardino, ma è comunque difficile tenersi in forma, in previsione di un’eventuale ripartenza”.
Che tipo di problemi può creare una sosta del genere, a voi giocatori?
“Da un lato, ci vorrà molto tempo per rientrare in forma, perché a livello pratico è come una sosta a fine campionato. Credo che si starà fermi ancora un mese, anche due. Ma dovremo invece essere pronti fin da subito, sarà difficile ma come anche per le altre squadre. A riguardo: potrebbero far più fatica le squadre più fisiche e trarne beneficio le squadre più tecniche, con giocatori brevilinei. Ma credo che sarà un’incognita per tutti”.
Tu personalmente come stai, da punto di vista fisico, dopo esser stato fuori per infortunio?
“Mi ero fatto male ad un adduttore in allenamento, circa un mese fa. Avevo iniziato a fare preparazione differenziata ed andava molto bene, tant’è che sarei potuto rientrare per il match contro il Pordenone. Poi però ho avuto la febbre per qualche giorno, finché per i noti motivi è stato sospeso tutto. Penso che, quando rientrerò, starò bene”.
Un’assenza, la tua, che si è andata ad aggiungere al lungo elenco dei difensori non disponibili.
“E’ stato davvero un brutto periodo, per noi del reparto arretrato. Ci siamo fatti male in 4-5, in un periodo tosto oltretutto”.
Se il campionato riprenderà, molto si deciderà anche al Penzo, dove finora non avete collezionato molti punti.
“Avremo infatti tre scontri diretti importantissimi e, per forza di cose, dovremo invertire il trend casalingo”.