Il presidente del Venezia FC, Duncan Niederauer, in conferenza stampa a Ca’ Venezia - foto Notizieplus
Il presidente del Venezia FC, Duncan Niederauer, in conferenza stampa a Ca’ Venezia - foto Notizieplus

Questa mattina il presidente del Venezia FC, Duncan Niederauer, ha tenuto una conferenza stampa a Ca’ Venezia.

Ecco le sue dichiarazioni.

Il cammino della squadra negli ultimi quattro anni 

“A gennaio sarà il mio quarto anniversario da presidente. C’è stato tanto lavoro da fare e sicuramente ce ne sarà ancora. La maggior parte degli investimenti, sulla squadra, sono stati fatti. Il primo anno che sono stato qui abbiamo ottenuto la salvezza, poi la promozione in serie A, la stagione successiva è andata come è andata, sapete com’è la serie A, sono stato commessi da parte nostra errori che ci sono serviti da lezione per imparare. L’anno scorso è stata una partenza difficile, poi abbiamo fatto aggiustamenti che ci hanno portati ai playoff, poi abbiamo perso contro il Cagliari, la squadra che è stata promossa in serie A. La nostra squadra, comunque, ci ha ripagato degli investimenti datti in questi anni”.

La stagione sportiva 2023/24

”Parlando di questa stagione, la squadra è partita col piede giusto, sta giocando con buon piglio e personalità. D’accordo, abbiamo perso l’ultima partita con la Reggiana. Ma mi rende particolarmente felice l’attaccamento che i tifosi hanno nei nostri confronti. L’anno scorso probabilmente, non avevo fatto quello che avevo in mente di fare, tuttavia la compagine  è piena di giocatori di qualità, e tutto questo si aggiunge, come ho detto,  all’attaccamento dei nostri fans. Contro il Parma abbiamo registrato il maggior numero di persone al Penzo in questa stagione, finora; e tutto questo la squadra e lo staff l’hanno percepito, e speriamo di ottenere lo stesso in casa contro il Pisa. Mi è stato chiesto due settimane fa se ero sorpreso del rendimento della squadra di quest’anno. In realtà no, perché me lo aspettavo. Noi abbiamo mantenuto l’ossatura della squadra, con aggiunta, dicevo, di altri giocatori di qualità. La squadra , secondo me, può rimanere nella parte alta della classifica e raggiungere i playoff. Dopodiché dobbiamo ragionare di partita in partita, la sconfitta della Reggiana ci ha insegnato proprio questo”.

Ca’ Venezia

Ritengo positivo quello che abbiamo fatto in campo, per cui del resto lavorato tanto in questi anni, però lo stesso lavoro è stato fatto al di fuori del campo: abbiamo fatto tantissimi investimenti, abbiamo ristrutturato il Penzo, inoltre abbiamo realizzato questa struttura, Ca’ Venezia, che i giocatori hanno potuto provare da luglio, ed è una struttura pensata e creata per mettere insieme tutte le componenti del Venezia FC. Quindi non solo la prima squadra, ma pure il settore giovanile e la squadra femminile. Tutti siamo vicini, adesso, e abbiamo la possibilità d essere vicini. Senza dimenticare i nostri tifosi che possono frequentare questo posto e stare vicino a squadra e società”.

Il nuovo stadio

”E’ in ballo anche il fatto che sta procedendo il progetto per il nuovo stadio, che renderà più facile per i nostri tifosi vedere le partite. La gara d’appalto, che probabilmente ci sarà la settimana prossima ci darà forse il nome del costruttore. Potremo dare le nostri idee su come costruire lo stadio, per interagire con chi costruirà il nuovo impianto e rendere la struttura il più fruibile possibile”.

Un progetto sostenibile

“Di tutti i punti elencati prima preparano il club per futuri successi e un futuro luminoso dentro e fuori dal campo. Il nostro obiettivo è creare una squadra sempre competitiva e all’altezza della situazione, e dall’altra parte costruire un business sempre più sostenibile, che nel mondo del calcio è complicato. C’è del lavoro da fare ancora”.

Le spese per la prima squadra

“Parte del mancato raggiungimento dell’obiettivo della sostenibilità è anche una mia responsabilità. Purtroppo in serie A , come ho detto, è arrivata la retrocessione, e con la nuova serie B abbiamo deciso di investire ulteriormente con contratti onerosi, che magari non hanno incontrato i frutti sperati.  Il mercato estivo è stato una rappresentazione di come non tutto è controllabile. Abbiamo creato una rosa profonda, con in mente di riuscire, insieme col direttore sportivo, di vendere alcuni giocatori. Il mercato italiano, però, va in una determinata direzione e non tutto è controllabile. Alcuni giocatori siamo riusciti a cederli solo in prestito e non a titolo definitivo, anche per questo non siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo della sostenibilità”.

I futuri soci e investitori

“Tutto questo che ho elencato, durante questa estate mi ha dato da pensare: siamo molto orgogliosi noi soci, la struttura del Venezia FC a livello di ownership è particolare, ci sono infatti, come membri, nostri amici con le loro mogli. Viene tuttavia  un punto in cui, per mantenere le grande aspirazioni e portarle a un livello superiore, c’è necessità di portare nel club nuovi partner. La situazione è buona sotto i punti di vista ma c’è ancora da fare, anche qui”. A settembre ambiamo iniziato un nuovo passo per portare nuovi investitori. Noi comunque restiamo con le nostre ambizioni. Non c’è assolutamente un’intenzione di voler scaricarsi, ma anch’io anzi ho la volontà di portare il club a un livello successivo. Pertanto, abbiamo intrapreso una serie di colloqui con potenziali investitori, che si cono dimostrati comunque entusiasti del progetto Venezia FC. Non solo: abbiamo siglato un accordo con un nuovo brand ambassador, che verrà comunicato ne prossimi mesi. Comunque tutto è cresciuto, e riteniamo che il nostro club sia affascinate e appetibile per nuovi investitori, che ci auguriamo di poter annunciare presto. Noi, ripeto, non andremo da nessuna parte, resteremo qui e riteniamo che non ci sono tante opportunità come il Venezia FC per fare calcio. Portare ad alto livello il club e farlo in una delle città più belle del mondo è un’opportunità che non ha pari. Anche per questo vogliamo essere più sostenibili”.

Il nuovo brand ambassador

“Ciò che vogliamo fare è riuscire ad annunciare il prossimo partner entro la fine dell’anno, anche perché perché gennaio, come sapete, è un mese portante e vogliamo iniziare il nuovo anno già con nuovi partner, e sarebbe bello poter annunciare il nuovo brand ambassador insieme. Ho in mente non più di 60 giorni per annunciare le novità in tal senso”.

Quindi è stato dato spazio alle domande dei giornalisti. 

Presidente Niederauer, i nuovi soci saranno di maggioranza oppure di minoranza?

“Non è ancora sicuro, ma potrebbero essere per la maggioranza. Ne stiamo parlando perché dobbiamo discutere alcune cose, ma l’ipotesi probabile è questa. Vogliamo naturalmente rimanere coinvolti, ma quest’anno abbiamo investito tanto, e per i futuri investitori sarebbe opportuno, per noi, tenere una minoranza rispetto ai nuovi investimenti che saranno fatti”.

A che punto è la ristrutturazione dei conti economici?

“Abbiamo sicuramente fatto molti miglioramenti, ma Anche sotto questo profilo c’è  ancora della strada da fare. Serviranno uno o due anni per arrivare all’obiettivo che ci siamo posti.Penso per esempio al settore giovanile, anche qui i costi devono divenire sostenibili, come anche il lavoro del brand. Probabilmente, in questo senso, il nuovo ambassador potrà darci una mano. Naturalmente questi regionalmente sono stati pensati in uno scenario di serie B. Se saremo promossi, i ragionamenti saranno di tipo differente. Ma questo tipo di cesellamento è stato calcolato su una sostenibilità alla categoria di adesso”.

In futuro prossimo si potrà provare a tornare in serie A?

“Ovviamente è impossibile non pensarci, ed è un cliché dire che ragionavamo passo dopo passo. Abbiamo visto però contro la Reggiana quanto questo sia vero.  La serie A, per noi, è uno degli obiettivi, ma non è il solo. La nostra è una buona squadra, ma non sarebbe un fallimento se  non  riuscisse ad andare in A, almeno subito. Questa squadra ha dimostrato un carattere e dei valori che i nostri tifosi apprezzano ed è questo, credo, uno dei motivi per cui stanno ritornando numerosi allo stadio. Se andremo in A, non ritengo che compreremo tanti giocatori nuovi, perché se andranno in massima categoria sarà perché i giocatori che ci saranno riusciti se la meriteranno”. 

 – alla conferenza stampa è imtervenuto anche il direttore sportivo Filippo Antonelli: “La vera serie A per il Venezia FC, è la sostenibilità, come modello italiano. Sarebbe la persona più felice del mondo, il Presidente Niederauer,  se questa squadra andasse in serie A, con un costo sostenibile”.

Sarà ancora presidente ?

“Ancora non lo so. Alcuni partner vorrebbero che rimanessi come presidente, altri vorrebbero mettere un’altra figura di riferimento. Di sicuro farò il bene del club”.

I nuovi soci saranno statunitensi?

“Attualmente, molti vdi coloro con cui abbiamo parlato, vengono dagli Stati Uniti, uno o due dall’Europa e uno dall’Asia.  Stiamo ancora discutendo, finora questi sono stati discorsi privati, non abbiamo mai detto nulla pubblicamente. Questo è il primo momento in cui lo diciamo e voi siete i testimoni di questo annuncio. È possibile che ora, con questo annuncio, possano arrivare nuovi investitori”.

Potrebbe rimanere come presidente onorario?

“Ministro senza portafoglio? (ride, ndr).   Va bene tutto, per il bene del Venezia FC,  anche questo. interessa tutto nel nome dell’interesse del club e della città. Le decisioni saranno prese con i nuovi partner. Il Club comunque ha bisogno di una persona presente. Io ho tanti impegni negli USA; tutti del resto meritano una presenza costante. Io naturalmente faccio del mio meglio, ma riesco a venire qui solo una volta ogni tanto. Credo che questo club questa squadra e questa città meritino una figura più presente”.

Ha avuto di recente contatti con il Sindaco Brugnaro?

“La scorsa settimana sì, non io direttamente ma il direttore Antonelli ha parlato con gli Uffici del Sindaco per capire le tempistiche, e se c’è la possibilità per apportare migliorie al nuovo stadio. Il centro di allenamento è terminato, nulla o quasi ancora rimane da fare per il Penzo. E’ stato molto importante giungere a questo punto, perché è noto che, per chiunque decida di investire, il primo pensiero sono le infrastrutture. Invece l’investimento è già stato fatto, inoltre per il Taliercio c’è una concessione di 40 anni. L’unico investimento saranno bollette (sorride, ndr) e mantenere i campi. Il Penzo è stato ristrutturato di recente, si potrebbe giocare anche in categoria superiore con questo impianto, credo. Una delle questioni base, rispetto al Penzo, è che i tifosi devono fare un viaggio lungo, e il fatto do andare in terraferma, a Tessera, sarebbe un problema in meno per molti di loro. Parlando magari dello stadio nuovo, gli unici investimenti da sostenere sarebbero delle migliorie per la struttura, cioè l’hospitality o altre cose che migliorerebbero l’esperienza del nuovo stadio”.